“Caffè sospeso”, a Napoli un bar gestito dai minori a rischio

di Redazione

Napoli – “Caffè sospeso”. Prende il nome dalla tradizione napoletana di lasciare un caffè pagato al bar per chi non può permetterselo il bar inaugurato al Tribunale dei minorenni ai Colli Aminei di Napoli.

Una buvette affidata all’associazione “Scugnizzi” (che si occupa di ragazzi a rischio) che rappresenta, oltre che attività commerciale, soprattutto una scuola per barman destinata ai minorenni detenuti.

L’obiettivo è insegnare ai ragazzi un lavoro e inserirli nel mercato vero. Il bar è stato ristrutturato grazie al centro di giustizia minorile (Cgm) e attrezzato da Caffè Borbone e dalla Casolaro Hotellerie.

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