Napoli – Protesta, davanti al Municipio di Napoli, di un gruppo di donne, in gran parte mogli, figlie e parenti di persone in carcere per associazione camorristica, che non possono accedere agli alloggi popolari in base alla legge.
Famiglie che provengono dal Rione De Gasperi di Ponticelli, il “rione della camorra”, dove fino a poco tempo fa il clan Sarno, oggi decimato dagli arresti, gestiva l’assegnazione delle case, facendole occupare alle famiglie ad esso legate.
Il Comune vuole abbattere quegli alloggi per trasferire gli abitanti in nuove case ma è incerto il destino di decine di famiglie che avevano occupato gli alloggi dopo una sanatoria nel 1998 e che non hanno il diritto di essere trasferite.
“Dove dobbiamo andare ad abitare?”, si chiede la familiare di un detenuto, che poi riflette: “Se i nostri mariti, i nostri figli, hanno commesso un errore e lo stanno pagando, perché dobbiamo pagarlo anche noi?”.