Aversa, clochard dorme su bancone della stazione. Foto fa il giro del web

di Stefania Arpaia

aversa clochard stazione

Aversa – Sta circolando sul web da diverse ore un’immagine che si commenta da sola. Si tratta di un senzatetto che dorme sul bancone della biglietteria della stazione ferroviaria di Aversa.

Postata dalla pagina “Welcome to favelas” con l’ironica scritta “Aversa, 5 minuti e mi alzo”, la fotografia in realtà ritrae una situazione ben drammatica. L’immagine è l’emblema di chi ha perso tutto e non ha nessun aiuto per potersi rialzare. Una condizione di forte esclusione sociale.

Si tratta di una donna che i cittadini aversani conoscono: è una clochard che circola tra la stazione metropolitana di Aversa centro e quella ferroviaria, chiedendo l’elemosina. Alle sue spalle, un addetto della biglietteria che appare impotente quanto il passeggero in coda che sta comprando un titolo di viaggio.

Non si tratta di certo del primo clochard della città, dove la piaga dei senzatetto è in aumento a causa anche del maggior numero di stranieri che raggiungono il territorio normanno. Tuttavia, per loro sembra che le istituzioni non abbiano alcun occhio di riguardo, lasciandogli la possibilità di dormire ovunque.

Nel frattempo, l’immagine è stata condivisa da centinaia di utenti in Rete. A fare da cornice alcuni commenti inappropriati di abitanti del nord Italia che accusano quelli del sud di inciviltà. 

Secondo i dati raccolti da Istat, Ministero del welfare, fio.PSD – Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora – e Caritas, nel 2014 gli “homeless” erano più di 50mila in tutta Italia. Le cause principali per le quali i cittadini finiscono per strada sono principalmente due: la perdita del lavoro e il divorzio. La quota più elevata di senzatetto risiede ancora nelle regioni del Nord-ovest, la cui presenza è pari al 38%. Ma aumenta quella di chi vive al Sud, dall’8,7% all’11,1% . Milano e Roma sono ancora le città che ne accolgono di più: rispettivamente il 23,7% e il 15,2%.

C’è ben poco da fare ironia, quindi, perchè, come questa donna, in tutta Italia ci sono persone che non sanno più cosa significa avere un letto, e se si preferisce il bancone della stazione piuttosto che il pavimento gelido non c’è da deriderne. Piuttosto, un aiuto da parte di chi ha la possibilità sarebbe gradito. In questo modo le nostre città sarebbero più decorose e soprattutto più umane.

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