Cesa – Il gruppo civico “Cesa C’è” prende atto di quanto emerso nel corso del Consiglio Comunale tenutosi lo scorso giovedì. “Dopo aver minimizzato se non addirittura negato la sussistenza della causa di incompatibilità alla stampa, in Consiglio Comunale l’assessore Di Santo ha comunicato di aver protocollato una nota contenente la sua espressa volontà di rinunciare al giudizio pendente.
Ciò ha confermato quanto da noi dichiarato e posto correttamente, nei modi e nelle forme prescritte, all’attenzione della segretaria comunale dai nostri consiglieri.
Avevamo già annunciato che la nostra azione si sarebbe conclusa nella sede più adatta, il Consiglio Comunale, nel caso in cui l’assessore avesse presentato la rinuncia al contenzioso, a dimostrazione della natura squisitamente politica e non personale della situazione da noi sollevata. E così è stato.
Invece, in merito all’intervento del sindaco Guida in Consiglio Comunale, inizialmente a difesa dell’assessore Di Santo e poi andato a parare altrove, non possiamo non evidenziare che il tenore delle sue parole e l’annunciata interruzione di qualsiasi tipo di collaborazione, peraltro da noi mai richiesta, avvalora l’idea che il nostro gruppo ha avuto fin dal suo insediamento, ovverosia che il sindaco preferisce il terreno dello scontro e dell’attacco a testa bassa, caratterizzato da un protagonismo ad ogni costo, più di forma che di sostanza.
Cesa C’è continuerà ad essere vigile e a fare un’opposizione dura ma responsabile per il bene e la crescita della nostra comunità.
Anche se sappiamo bene che il primo cittadino è allergico alle critiche e le occasioni di scontro non mancheranno, come ha dimostrato la recente vicenda, riportata da alcuni organi di stampa, che ha riguardato il giovane Eugenio Oliva, ex presidente dell’associazione “Giovani in Movimento per Cesa”, macchiatosi del grave reato di lesa maestà per aver criticato alcune scelte dell’amministrazione e del sindaco e messo in condizione di non poter operare al meglio nell’interesse del gruppo di ragazzi che rappresenta e di quei giovani che già sentono distanti, non per colpe proprie, la politica e le istituzioni.
Ad Eugenio va la solidarietà umana dell’intero gruppo di “Cesa C’è” ed un apprezzamento convinto per l’esempio di maturità, sensibilità e rispetto delle differenze e del pluralismo dato in varie occasioni, a partire dalla festa del Lavoro del primo maggio scorso, con un confronto aperto, libero e trasparente, in piena campagna elettorale, tra i tre candidati a sindaco, di cui hanno beneficiato tutti, senza distinzione alcuna.
Cesa C’è