Condono edilizio: “Dove sono i tecnici di Cesa?”

di Redazione

Casagiove, Cardito, Sant’Anastasia, Qualiano, Nola, Giugliano in Campania, Sant’Arpino, Frattamaggiore, Aversa, Casalnuovo, Arzano e addirittura Castrovillari.

Non è una lezione di geografia o un indovinello ma l’insieme delle città di residenza dei tecnici a cui è stato affidato l’incarico di supporto specialistico al Rup per la definizione dei procedimenti di edilizia privata relativi alle istanze di condono edilizio.

E Cesa? Cesa non c’è! A quanto pare, nel nostro paese non esistono geometri, architetti ed ingegneri in possesso dei requisiti richiesti. I tanti professionisti cesani giovani e meno giovani, dotati di indiscutibili competenze tecniche e con significative esperienze alle spalle che conosciamo, non sarebbero in grado di seguire un’istruttoria e di definire le pratiche di condono edilizio.

Ricordiamo male o la valorizzazione dei tecnici cesani era uno dei cavalli di battaglia del sindaco Guida in campagna elettorale? Dov’è finito l’impegno preso dal palco e che fine ha fatto quel cavallo che alla prova dei fatti non è nemmeno un pony?

L’attuale primo cittadino, molti lo ricorderanno, aveva tanto criticato il suo predecessore, un sindaco con i baffi di cui preferiamo non fare il nome per evitare isterismi e smanie di competizione, colpevole, a suo dire, di aver mortificato i professionisti locali ma come si evince dalla determina n.525 (186) del 14.12.2015, i cesani sono assenti in blocco dall’elenco.

Passando da un paio di baffi ad un altro, ci viene in mente una celebre frase del “Cancelliere di ferro”, Otto von Bismarck, che recitava così: “Non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia”. La campagna elettorale è finita da un pezzo e la “cesanità” evidentemente non è più una priorità per il sindaco Guida.  

Cesa C’è

 

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