Aversa – Se due più due fa quattro appare evidente il tentativo messo in atto da almeno un esponente del “MeetUp Aversa Amici di Beppe Grillo” di boicottare l’elezione del portavoce degli attivisti di “Aversa a Cinque Stelle” messa online dal 24 al 28 febbraio.
Basta collegarsi al sito del MeetUp, digitando l’indirizzo http://meetupaversa.it/author/federico-erario/page/2/per, per rendersene conto. Perché in quel sito è possibile vedere tutti i video-verbali delle riunioni effettuate dal MeetUp che vengono normalmente messi in rete su YouTube, nell’ottica della trasparenza e partecipazione, così come si legge su quello che viene indicato il blog dei cittadini aversani.
Tutti tranne uno, quello relativo alla “graticola” effettuata il 14 gennaio 2016 tra i tre candidati portavoce – Grimaldi, Napolitano e Noviello – che, come richiede il sistema adottato dai grillini, si sottopongono al fuoco di fila delle domande degli attivisti, finalizzate a conoscere le persone che si propongono per poi decidere quale votare.
Un video utilizzato dagli attivisti di “Aversa a Cinque Stelle” per dare il via al voto per l’elezione del portavoce del nuovo gruppo facendo scegliere gli eventuali elettori tra i due candidati rimasti in lizza dopo la rinuncia di Grimaldi.
Dopo poche ore dalla comparsa sul sito www.iovoto.tk il video è stato bloccato con la scritta “questo video è privato”. Non c’è dubbio che chi lo ha girato e caricato sul web ne è il proprietario, cosicché pur avendolo indicato come “pubblico” poteva cambiare idea e farlo diventare “privato”.
Ma perché decidere il cambio di destinazione subito dopo che i due candidati rimasti come aspiranti portavoce del manipolo di iscritti al MeetUp di via San Girolamo, che non rappresenta di certo tutti i simpatizzanti e gli elettori dei cinquestelle, dopo lo strappo seguito alla elezione di un terzo candidato non allineato alle regole del movimento, hanno deciso di sottoporsi alla valutazione della totalità dell’elettorato aversano?
Paura di perdere la faccia per aver imposto chi non era compreso nella rosa dei candidati ufficiali, come sarebbe stato possibile capire guardando il video? Se il MeetUp “Aversa Amici di Beppe Grillo” ha, come si legge sul blog, tra i suoi principi anche la trasparenza non sarebbe stato meglio lasciare la parola al web così da tentare di ricucire lo strappo?
Il tentativo di boicottaggio, se di boicottaggio si è trattato, è fallito perché nel sito www.iovoto.tk potrebbe ritorcersi su chi lo ha deciso favorendo il successo degli attivisti di “Aversa a Cinque Stelle” che intendono dare la parola agli aversani sull’individuazione del portavoce/candidato sindaco di una lista, da la da venire, che aspira ad ottenere la certificazione dallo staff di Beppe Grillo e che, comunque, con o senza bollino blu intende essere presente nel consiglio comunale.