Aversa – In esclusiva per Pupia, abbiamo incontrato Nicola De Chiara, il neo coordinatore di “Aversa Protagonista”, l’associazione che, in vista delle prossime amministrative di Aversa, vede tra i fondatori cinque ex amministratori comunali. Un incontro nel corso del quale l’ex vicesindaco di Mimmo Ciaramella non risparmia bordate a destra e manca, senza esclusione di colpi.
Con la vostra associazione mirate a svuotare Forza Italia? Non lo abbiamo mai pensato. E’ un caso che i fondatori dell’associazione siano tutti ex esponenti azzurri. Ma non è un caso che Forza Italia abbia perso non solo i riferimenti istituzionali del territorio ma, poco alla volta, anche tutti i più forti consiglieri comunali e assessori delle stagioni d’oro. In questo particolare momento storico, diciamo la verità, i partiti, da sinistra a destra, non se la passano certamente bene, avendo perso credibilità e appeal verso gli elettori. E, dunque, quando alla situazione generale si affiancano errori particolari si rischia davvero di degenerare. E’ quanto è accaduto e sta accadendo, secondo me, nel partito di Forza Italia ad Aversa.
Cosa vuole dire? Io piuttosto che dire, com’è stato fatto da qualcuno, che il partito sta facendo ‘pulizia’, di fronte ad una situazione così catastrofica sarei corso ai ripari, correggendo immediatamente quello che andava corretto. Invece, Forza Italia, mentre annuncia di rinnovarsi negli uomini, mostra di non volersi rinnovare anche nel metodo.
Non parli in politichese. Si spieghi meglio. Per una serie di motivi e di circostanze che non sto ad elencare, ma che sono noti, oggi tutti o quasi sembrano avere un motivo nel centrodestra per avercela con Forza Italia. Ebbene, di fronte ad un equilibrio così instabile, ci si permette dal versante azzurro di mettere, come dire, la ‘ciliegina sulla torta’. Per essere più chiaro, voglio usare una metafora che è cara ad un mio amico: ‘Non si può pretendere che i giocatori si siedano al tavolo quando la partita è stata già giocata negli spogliatoi e non sul campo’.
Si riferisce al candidato sindaco che vuole esprimere Forza Italia? Perché l’architetto De Cristofaro non vi va bene? Niente di personale. De Cristofaro è una persona perbene ed un professionista serio e stimato. Ma, se permette, il candidato sindaco dovrebbe essere la sintesi di una coalizione. Sceglierlo a priori significa solo volere ulteriormente dividere il tavolo. Lo ripeto, è una questione di metodo. Non potremo sederci al tavolo con chi il candidato a sindaco lo ha già bello e pronto. In politica sa di vecchio il quotidiano, figuriamoci il preconfezionato. De Cristofaro ha il merito di essere partito prima e di crederci fortemente. Questo ha ammaliato diverse persone. Ma non si vince un’elezione anche con mille supporter attorno. E noi vogliamo vincere, non avere un candidato sindaco che sieda soltanto in Consiglio comunale. De Cristofaro ha tutto il diritto di essere proposto al tavolo come uno dei candidati a sindaco della coalizione, ma dovrà essere il tavolo, valutate le forze in campo, ad avere l’ultima parola.
Questa sua nuova avventura per lei, che è stato tra i fedelissimi di Mimmo Ciaramella, ed anche suo vice al governo cittadino, ha il sapore di una sfida verso l’ex fascia tricolore? Niente di più sbagliato. Sono abituato a scindere il rapporto di amicizia dalla politica. Se così non fosse con Ciaramella avrei già chiuso i rapporti alla vigilia delle scorse elezioni quando ha svuotato la lista civica, che avevamo deciso di organizzare insieme, a favore proprio di Forza Italia. Mimmo Ciaramella ha grandi meriti: è riuscito a rimanere al governo cittadino per dieci anni di fila, ha cambiato il volto della città e ha dimostrato di sapere fare politica molto meglio di tanti politici di professione. Ma io conosco e ammiro il Mimmo Ciaramella che unisce e non quello che divide, il Ciaramella che fa un passo indietro per prepararsi a farne due in avanti. Perciò, stavolta non sono d’accordo con lui. Quando Ciaramella, qualche settimana fa, ha dichiarato ‘Ritorni la politica al centro del dibattito cittadino, non è più tempo per rivalse e regolamenti di conti’ noi eravamo tutti con lui, poi non so cosa sia accaduto. Ma il risultato è sotto gli occhi di tutti: non abbiamo ancora definito la coalizione, non c’è un candidato a sindaco unitario e in giro si sentono solo tanti architetti che tifano De Cristofaro. Ma siamo alla vigilia delle elezioni comunali e non alla vigilia dell’elezione del presidente dell’Ordine degli Architetti.
Pasquale Giuliano le ha fatto gli auguri per la costituzione di “Aversa Protagonista”. E’ una persona intelligente. Come noi, evidentemente, vuole Aversa protagonista e, soprattutto, che le scelte siano fatte dagli aversani.