Aversa – Uniti nel nome dell’ex sindaco Giuseppe Sagliocco. Potrebbe sintetizzarsi con queste parole l’incontro che hanno avuto i supporter delle due liste che, di fatto, oggi raccolgono l’eredità del primo cittadino venuto a mancare il 18 gennaio scorso: Nuovo Centro Destra, coordinato da Luigi Vargas, e la lista civica Noi Aversani, coordinata dal direttivo seniores composto da: Gianfranco Perillo, Emiliano Pagano, Nicola Verde e Francesca Marrandino e dal movimento juniores con Antonio Copersino e Gaetano Bottigliero, senza dimenticare l’apporto della giornalista Ilaria Rita Motti.
Gli eredi politici di Sagliocco si sono incontrati presso la storica sede di via Fermi dove hanno riaffermato l’impegno in vista delle oramai prossime elezioni amministrative di giugno. Tra le novità il passaggio di Stefano Di Grazia (ex Forza Italia), a Noi Aversani. Stesso iter seguito anche da Ninì Migliaccio, ex Nuovo Psi, che inizierà la sua campagna in quel di Noi Aversani, mentre continuerà ad essere, come essa stessa si è definita, “addetta stampa gratuita”, Motti.
Luigi Vargas, attuale coordinatore cittadino di Nuovo Centro Destra, che è stato molto vicino a Sagliocco nell’ultima parte della sua, ha definito l’ex sindaco: “Uomo onesto, capace e leale, dalla forte capacità aggregativa”.
A raccogliere il testimone anche il fratello, Luciano Sagliocco, ed il nipote Francesco. “Ci tengo – ha dichiarato il primo – a portare avanti le idee di mio fratello, sottolineando le parole chiave da lui sempre enunciate: lealtà, onestà e partecipazione attiva”.
Nel ricordare quanto fatto da Sagliocco nella sua qualità di sindaco, Di Grazia ha anche evidenziato “la rivincita di Peppino dopo lo scioglimento del consiglio comunale per non aver approvato il bilancio preventivo 2015. Quello stesso bilancio è stato, poi, approvato senza cambiare una virgola da parte del commissario ad acta nominato dal prefetto. Per lui una vittoria che lo aveva rinfrancato nonostante la lotta quotidiana che stava combattendo contro il male che poi lo ha sottratto a noi tutti”.
Insomma, i sagliocchiani ci sono ancora e sono pronti a far sentire la loro voce e il loro peso nel nome di chi li aveva uniti.