Lottizzazioni, Corte dei Conti indaga su ex amministrazione Lusini

di Redazione

Teverola – La Guardia di Finanza di Caserta, al termine di specifici accertamenti condotti su delega del procuratore della Corte dei Conti Ferruccio Capalbo, ha notificato ad alcuni amministratori e dirigenti del Comune di Teverola, in carica durante l’ex amministrazione Lusini, gli “inviti a dedurre” relativi all’indebita occupazione da parte di privati delle aree da destinare a spazi pubblici e ad uso della collettività (parcheggi, verde pubblico, parchi giochi, ecc.), che devono essere garantiti ai cittadini ogniqualvolta vengono costruiti nuovi insediamenti civili oppure incrementati quelli esistenti (cosiddetti “standard urbanistici”).

L’inchiesta ha fatto emergere come l’Ente locale, nel corso degli anni, abbia subìto e tollerato l’occupazione “sine titulo”, con l’indebita sottrazione alla disponibilità dei cittadini di Teverola, di numerose aree previste dalle lottizzazioni denominate “Stabile” e “Salzano”, da destinare invece a servizi pubblici.

L’attività d’indagine posta in essere dalla Guardia di Finanza di Aversa ha fatto emergere, a seguito di specifici sopralluoghi, che 24 aree standard, per complessivi 11.910,24 metri quadrati, previste dalle lottizzazioni denominate “Stabile” e “Salzano” di fatto sono irregolarmente occupati da privati e, nella stragrande maggioranza dei casi (18), addirittura mai cedute al patrimonio comunale. L’analisi dei documenti acquisiti ha inoltre evidenziato un completo disinteressamento da parte dell’Amministrazione comunale pro-tempore delle aree di sua proprietà.

Dall’attività d’indagine sono, inoltre, emerse due ulteriori danni erariali connessi alla mancata realizzazione da parte dei privati lottizzanti di porzione dell’illuminazione pubblica e dei marciapiedi previsti dalla lottizzazione “Salzano”, nonché il conferimento – negli anni 2010 e 2011 – di incarichi a tecnici esterni con professionalità equivalenti a quelle possedute dal personale in servizio presso l’Ente comunale.

L’inchiesta contabile vede coinvolti quali presunti responsabili del danno erariale alle finanze comunali, quantificato in circa 450mila euro, l’ex sindaco Biagio Lusini, l’ex assessore all’Urbanistica Agostino Di Santo, il segretario comunale Rita Riccio, gli ex dirigenti pro-tempore dell’Area Tecnica, ingegner Gennaro Pitocchi, e l’architetto Maria Carmen Mottola.

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