Aversa – Temi concreti, politica, ma anche qualche frecciatina gli avversari. Marco Villano, Luigi Menditto e Guido Rossi, i tre candidati delle primarie del centrosinistra ad Aversa, almeno in questa prima fase, cercano di tenere un aplomb istituzionale, non scendendo sul personale.
“La mia campagna elettorale – ha dichiarato Villano, consigliere uscente del Pd – sarà improntata a far conoscere qual è la nostra idea di città. Mi candido per ridare ad Aversa una guida di centro sinistra che manca da troppo tempo e i risultati si vedono. Non a caso a supportare questa mia candidatura ci sono tantissimi nomi di quelli che hanno vissuto l’ultima avventura, valutata positivamente da tutti, del centrosinistra che amministra. Per quanto riguarda i temi amministrativi, non come spot elettorale, ma credo che il punto cruciale del futuro della città passi per il centro storico e per l’idea di città che vogliamo avere”.
“La Federazione di Centro – per Luigi Menditto – ha raggiunto un accordo programmatico con le altre forze della coalizione dando vita ad un progetto. Da parte integrante siamo diventati parte saliente. Non capisco come possano esserci oggi candidature di chi non ha partecipato a questo momento di aggregazione e confronto. Il problema non è partecipare alle primarie, ma governare, poi, insieme sentendosi parte integrante di un progetto. Non vorrei che il nostro progetto fosse inquinato da chi non ha condiviso”.
“Ho sciolto ogni riserva sulla mia partecipazione alle primarie – ha dichiarato Guido Rossi, candidato della cordata Caputo-Oliviero – per ampliare la coalizione di centrosinistra fornendo un’alternativa a tutti coloro che non si riconoscono nei candidati rappresentativi della compagine strettamente partitica. La mia candidatura, infatti, rappresenta la sintesi di un gruppo di amici che mi hanno fortemente sollecitato a scendere in campo. La mia candidatura si colloca sì nell’area di centro sinistra ma vuole essere la sintesi delle tante anime che non si riconoscono nel centro destra ma neanche solo ed unicamente nei partiti”.
