Rifiuti, il “sacchetto selvaggio” ora mette a repentaglio anche la privacy

di Redazione

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San Marcellino – Cosa pensereste se i vostri dati personali potessero essere consultati da chiunque? Tutti saremmo un po’ preoccupati, specie se questi sono facilmente ritrovabili direttamente in una busta dell’immondizia mischiati ad altre cartacce.

Come avvenuto in via Foscolo, zona periferica di San Marcellino caratterizzata dalle condizioni di abbandono in cui versa. In uno dei sacconi, infatti, sono stati rinvenute dall’attivista Nicola Costanzo circa 50 fatture e altro materiale riconducibile ad una ditta attiva nel ramo della ristorazione. Successivamente il materiale è stato consegnato ai vigili urbani.

Un polverone immenso che il componente della lista “Futuro per San Marcellino” alza per la tutela della sicurezza dei suoi concittadini: “La mia è una lotta che porto avanti da circa 4 anni. – dice il 32enne – I rifiuti che abbondano sulle nostre strade sono un fattore evidente che, in prima persona, voglio combattere come ho fatto finora. Il mio primo obiettivo politico, qualora dovessi essere eletto alle prossime comunali, è quello di creare un circuito di telecamere connesso ad una sede centrale, controllata da una gruppo di guardie ambientali in collaborazione con i vigili urbani. Solo in questo modo è possibile identificare i responsabili, multarli e indirizzarli al rispetto delle regole. L’isola ecologica non deve essere una chimera, ma una reale risorsa per San Marcellino. Lo scempio deve finire”.

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