Rossi fuori dalle Primarie, Di Lauro chiede le dimissioni di Esposito e Caterino

di Redazione

Aversa – “Prima della raccolta firme per la presentazione della candidatura di Guido Rossi alle primarie del centrosinistra si è cercato un dialogo costruttivo con tutte le anime del partito per la risoluzione su un candidato unitario che compattasse tutto il centrosinistra”.

Così Raffaele Di Lauro, dirigente provinciale del Pd, appartenente alla “area Oliviero” del partito, commenta le polemiche sulla candidatura alle primarie aversane dell’ex assessore della giunta di centrodestra, il quale, tra l’altro, sarebbe anche stato escluso dalla competizione proprio per il suo “background”. In gara, quindi, restano Marco Villano del Pd e Luigi Menditto dell’Udc.

“Le ambizioni personali – continua Di Lauro – purtroppo sono state ostacolo a questa risoluzione. Noi, invece, come area Oliviero, crediamo ed abbiamo sempre creduto che il tema principale fosse l’unione del centrosinistra, riuscire ad allargare la coalizione ridotta ormai per interessi personali a piccole gocce in un bicchiere vuoto. Ora si apprende mezzo stampa che Guido Rossi è stato escluso dalla competizione, ma il tutto senza una motivazione ben precisa. Una persona che ha votato alle primarie Pd per il candidato presidente della regione Campania e che ha confermato nuovamente il suo voto al Pd alle elezioni viene escluso in maniera scandalosa”.

Poi attacca il consigliere regionale Stefano Graziano: “La riunione del comitato delle primarie che era slittata si è tenuta poi nella nottata di ieri, il tutto è molto complottistico. Il consigliere regionale Stefano Graziano, con tutto il suo entourage, si riconferma distruttore di unità per i suoi comodi, ricordiamo bene le vicende Asi dove con i numeri del centrodestra hanno portato avanti l’elezione del presidente. Si dice che la paura fa 90, e questo è il caso di gridarlo”.

Di Lauro, a questo punto, chiede le immediate dimissioni del segretario Carmine Esposito e del presidente Elena Caterino “per aver assecondato – sostiene l’esponente dell’area Oliviero – in maniera indegna tali procedure per nulla democratiche. Rimane in me forte il dubbio che la strategia di Graziano sia solo cercare di perdere le elezioni per far sì che non venga oscurata la sua figura”.

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