Camorra, il pentito: “Vip alle feste dei boss, volevano ingaggiare Belen”

di Redazione

Napoli – Feste dei boss con ospiti Vip, pagati anche 25mila euro per partecipare. E un catalogo di nomi eccellenti, come Fabrizio Corona e Valeria Marini, mentre Belen Rodriguez sarebbe rimasta solo un “sogno”.

Il quotidiano Il Mattino parla di un’inchiesta relativa ad alcuni pentiti della camorra, e sottolinea che tutte le persone citate da questi pentiti hanno smentito categoricamente ogni contatto con personaggi della malavita.

Sono i pentiti dell’ala scissionista della camorra di Secondigliano a ricordare la disponibilità degli Amato-Pagano ad organizzare feste con vip della moda e dello spettacolo, invitate a prendere parte alle feste per 25mila euro, secondo accordi fissati con un intermediario milanese vicino a Lele Mora.

Una vicenda che merita un paio di premesse: a tirare in ballo le sorelle Rodriguez ma anche Barbara Guerra e la Marini sono alcuni pentiti i cui verbali sono stati depositati questa mattina dinanzi al tribunale del Riesame, dove si sta discutendo la posizione dei narcos arrestati la scorsa settimana da polizia e guardia di finanza. Al di là dei presunti accordi con la scuderia di Mora, nessuna festa venne realmente organizzata da parte degli Amato-Pagano, né c’è prova di avvenuti contatti privati tra star e statuette e gli scissionisti di Secondigliano.

Tutte le donne e le persone coinvolte in questa vicenda ovviamente smentiscono ogni rapporto con esponenti della camorra napoletana, rivendicando la propria estraneità rispetto all’esistenza di un book fotografico. Ma non mancano altre spigolature: come lo striptease di Fabrizio Corona, guest star al matrimonio della figlia di un boss, o la visita di cortesia di Valeria Marini a casa del padre di Lello Stanchi, per omaggiare un suo vecchio fan.

L’ormai famigerato” book fotografico” sarebbe stato portato al cospetto di Cesare Pagano, nella sua abitazione di Quarto, dove il boss si nascondeva negli anni successivi alla faida di Scampia. Erano presenti – chiarisce Biagio Esposito – “oltre a me, anche Luca Menna, Antonio Vanacore e Lello Stanchi, ma anche Carmine Pagano, Antonio Caiazza, Lucio Carriola, Arturo Vastarella.

Esposito aggiunge: “Non era un book rilegato, c’erano delle foto stampate al computer e in bianco e nero, con una ragazza e il rispettivo nome. Lo Stanchi aveva ripagato questi fogli in quattro e li teneva in tasca”. Dice il pentito Biagio Esposito: “So per certo che Cesare Pagano voleva fare un regalo a Mario, amico di Lelluccio il parente, entrambi narcotrafficanti di cocaina. In che modo? Le donne del book potevano essere invitate per la cifra di 25mila euro, per come mi disse Lello Stanchi. Il book lo portò Lello da Milano, tramite una persona vicina a Lele Mora (quest’ultimo va considerato estraneo ai fatti, ndr)”.

“Cesarino Pagano – continua Esposito – ci disse se era possibile prendere Belen per fare un regalo a Mario, solo che Belen era impegnata nel mondo della pubblicità e film e non era possibile, quindi chiesero ad Aida, ma anche in questo caso non fu fatto niente”. Ovviamente non c’è stato alcun contatto tra il boss scissionista e Belen e gli stessi pentiti ribadiscono che la festa stile grande bellezza con veline o star del gossip italiano non venne mai realizzata”.

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