Pesaro – Nuovi sequestri preventivi di beni per il valore complessivo di oltre 150 mila euro sono stati effettuati dalla Guardia di Finanza di Pesaro nell’ambito dell’operazione F24.
Nel settembre 2015 il Nucleo di Polizia Tributaria di Pesaro ha sottoposto a sequestro preventivo beni per un ammontare complessivo di circa 210 mila euro, nei confronti dei tre soggetti apicali della società Confart Pesaro srl.
Il provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari prevedeva il sequestro di beni sino all’ammontare di circa 4 milioni di euro e quindi sono stati svolti ulteriori accertamenti finalizzati alla ricerca di eventuali ed ulteriori disponibilità riferibili ai medesimi soggetti indagati.
Pertanto, al termine di indagini di natura bancaria e patrimoniale, sono stati sottoposti a sequestro ulteriori beni per 137 mila euro riconducibili ad emolumenti (gettoni di presenza, trattamento di fine mandato, trattamenti pensionistici) che alcuni Enti e società erano in procinto di liquidare al presidente, al consigliere d’amministrazione con delega alla direzione generale ed al responsabile amministrativo della fallita Confart.
È stato poi eseguito un nuovo provvedimento di sequestro emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero, per 16 mila euro riguardante disponibilità finanziarie individuate nei conti correnti bancari intestati alla fallita Confart e riferibili ad attività svolte prima della dichiarazione di fallimento.
Nel complesso l’attività d’indagine, iniziata nel maggio 2014 dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro, ha consentito di individuare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati fiscali, falso in bilancio e bancarotta fraudolenta.
I componenti dell’associazione sono il presidente, il consigliere d’amministrazione con delega alla direzione generale ed il responsabile amministrativo della menzionata società. Ulteriori cinque soggetti sono stati denunciati per aver agito in concorso con i componenti dell’associazione ed altri due soggetti per reati contro la pubblica amministrazione. Ad oggi, l’ammontare complessivo dei beni sottoposti a sequestro è pari a circa 364mila euro.