Non è più James Bond: Daniel Craig sveste i panni dell’agente secreto per recitare il “Purity” una nuova produzione americana.
Il telefilm di cui Craig è protagonista è tratto dall’omonimo romanzo di Jonathan Franzen; un ruolo, quest’ultimo, che impegnerà l’attore inglese per lunghissimo tempo, costretto perciò a restare negli Stati Uniti. Un presagio che pareva già chiaro la scorsa estate quanto, in occasione del lancio di “Spectre”, lo stesso Craig rivolse critiche pesanti al suo personaggio.
Lo scorso settembre, in un’intervista rilasciata al magazine “Esquire”, Daniel Craig aveva definito James Bond “misogino e sessista”, rinnegando di fatto il personaggio che ha interpretato dal 2006 a oggi per quattro film. Il suo malcontento però è derivato anche dainumerosi incidenti e infortuni che la star ha dovuto affrontare negli anni durante i diversi capitoli della saga di cui è stato protagonista. Ora il nuovo impegno potrebbe segnare l’addio definitivo alla spia uscita dalla penna di Ian Fleming.
“Purity” è la storia di una ragazza (Purity, appunto), che dopo una adolescenza difficile e il college si lancia alla ricerca di un lavoro che la porterà a viaggiare da Oakland a Denver, passando per la Bolivia. Un viaggio che la porterà a incontrare diversi personaggi.
La serie, scritta dallo stesso Franzen e da Todd Field, sarà prodotta dal premio Oscar Scott Rudin, trionfatore all’Academy con “Non è un Paese per Vecchi” e “Il Petroliere” e produttore di “Steve Jobs” e i due “Zoolander”. L’idea è realizzare 20 episodi, anche se al momento non c’è ancora un network che abbia comprato i diritti di trasmissione.