Emergenza umanitaria in Siria: 70mila persone in fuga da Aleppo

di Stefania Arpaia

Ankara – Sono moltissime le persone in fuga dalla Siria mentre la Turchia ha chiuso le frontiere. E’ emergenza umanitaria, riferiscono da Ankara: migliaia di persone sono ammassate sul versante siriano del confine, in fuga dall’offensiva lanciata dalle forze di Assad attorno ad Aleppo.

La seconda città siriana è orma invivibile, a causa di continui scontri che mettono a repentaglio la vita dei cittadini che hanno deciso di lasciare tutto e fuggire mentre le forze di Assad sono riuscite a conquistare nuovi quartieri.

“Sono tra 60mila e 70mila le persone in fuga da Aleppo e dirette in Turchia”, ha dichiarato il primo ministro Ahmet Davutoglu. Chiusa la frontiera con la Turchia, a sud della città di Kilis.

“I nostri amici europei vogliono che noi fermiamo il flusso di rifugiati. Ma c’è un’altra scelta per i civili ad Aleppo se non quella di scappare quando sono sotto pesanti bombardamenti della Russia?”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, attualmente in visita in Ecuador.

Intanto, le relazioni russo-turche continuano ad essere tese. Lo scorso giovedì, la Russia ha accusato la Turchia di preparare l’invasione del paese mediorientale, accusando Ankara di fornire armi e rinforzi ai terroristi.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, d’altro canto, ha lanciato accuse nei confronti della politica militare di Mosca: “Gli intensi attacchi aerei russi, che colpiscono soprattutto le truppe di opposizione in Siria, stanno minando gli sforzi per trovare una soluzione politica al conflitto. Inoltre il rafforzarsi dell’attività aerea russa in Siria crea un aumento delle tensioni e violazioni dello spazio aereo turco. Questo crea rischi, forti tensioni ed è una sfida alla Nato, perché sono violazioni allo spazio aereo Nato”.

Intanto, durante la conferenza dei donatori “Supporting Syria and the region” che si è svolta a Londra, giovedì, sono stati promessi 10 miliardi di aiuti alla Siria.

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