#GiuseppeTornaaCasa, il web sostiene il bimbo di Giugliano

di Gabriella Ronza

Abbiamo raccontato la tragica vicenda di Giuseppe Martinelli (leggi qui), il bimbo di Giugliano (Napoli) che all’età di soli 4 anni fu investito da un furgoncino che viaggiava ad alta velocità a Formia.

Da quel terribile 19 agosto 2014 la vita della famiglia giuglianese è totalmente cambiata: per questioni burocratiche e strani “tira e molla” da parte dell’Asl Napoli 2, il piccolo è rimasto all’Ospedale “Bambin Gesù” di Roma lontano da casa, costretto in un letto, paralizzato e incapace di respirare autonomamente.

La situazione si è aggravata ancor di più dal momento che la madre, a causa di un parto a rischio, è stata ricoverata in un ospedale del napoletano e il padre, dovendo occuparsi anche del lavoro, non può stare accanto al figlio come vorrebbe. Per questi motivi, la famiglia ha chiesto che le pratiche che dovrebbero determinare lo spostamento di Giuseppe da Roma a Napoli si velocizzino e che a casa sua siano portati tutti i macchinari necessari per il suo sostentamento.

Grazie alle lotte della famiglia e del legale della stessa, Luigia Martino, tra social network e televisione a Giuseppe sono stati concessi assistenza specialistica h24 e macchinari adeguati per la casa di Giuseppe, provvedimento valido solo, però, temporaneamente e cioè fino al mese successivo al parto della mamma di Giuseppe. “Assurdo! – gridano i familiari del piccolo – La cosa è assurda! È un po’ come dire, lasciamolo in vita solo per pochi mesi, poi può anche morire”.

Si è deciso, allora, di aprire una petizione sul noto sito change.org proprio per chiedere, in modo permanente, assistenza 24h specialistica e macchinari adeguati per tenere in vita Giuseppe.

Per chiunque voglia firmare la petizione, può CLICCARE QUI

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