“Il piatto piange”, protestano i lavoratori delle mense

di Redazione

Napoli – Dietro striscioni con scritto “Il piatto piange” e con lo slogan “Senza ccnl niente tagliatelle” migliaia di lavoratori delle mense sono scesi in piazza per il rinnovo del contratto a Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Milano, Brindisi, Venezia, Perugia e Genova.

Dopo 32 mesi di trattativa senza arrivare ad alcuna soluzione possibile, le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno indetto lo sciopero degli 80mila addetti del settore, impegnati per la maggior parte nelle mense delle scuole, asili nido, uffici pubblici e mense aziendali.

Riduzione del costo del lavoro, revisione della clausola sociale nei cambi di appalto, abbassamento delle tutele collettive e individuali, aumenti retributivi irrisori, sono le proposte ritenute “inaccettabili” avanzate dalle parti datoriali che hanno portato all’interruzione della trattativa.

“Il contratto nazionale non si fa con il risparmio dei costi, ma valorizzando e rispettando il lavoro”, dicono Filcams Cgil, che chiede “dignità, rispetto e un giusto salario, le lavoratrici e i lavoratori vogliono un contratto”.

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