Lettera di minacce al Pd casertano: nel mirino anche Cantone

di Redazione

Caserta – La Digos ha avviato accertamenti sulla busta, contenente un proiettile, recapitata nella sede provinciale del Partito Democratico di Caserta, in via Maielli.

Il plico, costituito dalla classica busta gialla, regolarmente affrancata, ma priva di annullo postale e mittente, è giunta tra la posta ordinaria del partito. All’interno, oltre al proiettile, c’era anche una lettera contenenti frasi ingiuriose e minatorie nei confronti di esponenti casertani del Pd, come la senatrice Rosaria Capacchione (già sotto scorta da anni per la sua attività di giornalista anticamorra) e gli europarlamentari Nicola Caputo e Pina Picierno, ma anche del governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e del presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone.

“La lettera di minacce recapitata alla sede provinciale di via Maielli è un attacco a tutta la comunità democratica di Terra di Lavoro. Esprimo la mia solidarietà a tutte le figure coinvolte ma non ci faremo intimidire”. Dice il presidente del Pd campano e consigliere regionale, Stefano Graziano. “Auspico che le forze dell’ordine e la magistratura facciano piena luce, in tempi rapidi, su queste farneticazioni indirizzate a vari livelli istituzionali del Pd. Un gesto che, tra l’altro – prosegue Graziano – coincide con la diffusione della relazione della Dia nella quale viene sottolineato come la camorra sia ancora capace di condizionare le fasce deboli della popolazione, ponendosi come punto di riferimento unitario e alternativo allo Stato e di infiltrarsi negli appalti e nelle amministrazioni pubbliche, nonostante l’incessante azione delle forze dell’ordine e dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone” conclude l’esponente casertano del Pd.

“Non saranno certo questi discutibili atti intimidatori a fermare l’impegno per la legalità del Partito Democratico, dai suoi più alti livelli istituzionali a tutte le donne e agli uomini dei circoli Pd che quotidianamente, anche in sordina, lavorano per il riscatto dei nostri territori. Mi spiace che, accanto agli esponenti del partito a cui va il mio abbraccio e la mia solidarietà piena, anche il presidente dell’Anac Raffaele Cantone sia stato coinvolto in questo episodio che, se non fosse per la sua gravità, assumerebbe toni a dir poco grotteschi”. Lo ha affermato la deputata Camilla Sgambato.

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