Pozzallo (Ragusa) – La polizia ha fermato due presunti scafisti dello sbarco avvenuto due giorni fa, a Pozzallo, di 105 migranti, arrivati nel porto del Ragusano a bordo della nave norvegese ‘Seam Pilot’.
Uno dei due, un egiziano di 30 anni, è un “professionista” recidivo: era stato arrestato dalla squadra mobile della Questura di Ragusa e condannato per lo stesso reato nel 2011. Dopo aver scontato la pena è stato espulso e sabato è ritornato in Sicilia sempre, secondo l’accusa, come scafista. Era uno dei due piloti di una barca in legno che è affondata subito dopo i soccorsi.
I migranti, compresi 20 minorenni e otto donne di cui tre in gravidanza ricoverate in ospedale, hanno pagato circa 3.000 dollari a testa per il viaggio della speranza.
I due egiziani fermati sono Mohamad Abo Laid Hassan, 48 anni, e Mhamis Aid, di 30. Quest’ultimo è uno scafista ‘recidivo’: era alla giuda di un barcone che nel 2011 arrivò direttamente sulla costa Ragusana, in territorio di Santa Croce Camerina, sulla spiaggia nota come quella del ‘Commissario Montalbano’.
I migranti dell’ultimo sbarco a Pozzallo alla squadra mobile di Ragusa che li ha sentiti hanno rivelato di avere pagato 3500 dollari ciascuno, di essere partiti dall’Egitto e di avere navigato per sette giorni. Tra gli arrivati numerosi minorenni egiziani, attualmente ospitati nell’Hot Spot di Pozzallo.