Napoli – Continua lo sciopero della fame di un gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle di Napoli contro la sospensione di 35 membri del meet-up cittadino, tra questi tre candidati sindaco e altri 10 aspiranti consiglieri comunali.
Martedì si è tenuto un sit-in di protesta al Centro direzionale, sotto la sede del Consiglio regionale della Campania.
Agli attivisti “ribelli” del M5S – all’ottavo giorno di sciopero della fame con la richiesta di un incontro con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio – viene contestato di aver aderito al gruppo “Napoli libera”, per “manipolare il libero confronto” sulla scelta del candidato sindaco e della lista per il voto di Napoli. Questa l’accusa mossa dai vertici contro di loro.