È bastata la sola avventura di Sanremo per permettere a Francesca Michielin di fare il salto di qualità che aspettava da un po’. Nonostante la sua giovanissima età, la cantante, iniziata al successo dal talent show “X Factor”, rappresenterà l’Italia all’Eurovision Song Contest di Stoccolma, in programma il prossimo 14 maggio.
Un’esperienza quella vissuta sul palco dell’Ariston che è stata la realizzazione di un grandissimo sogno per l’artista 20enne: “Per me è un sogno – dice Francesca Michielin -. Sono uscita ‘dalla scatola’ e mi apro al mondo”. Lo stesso che ha messo nelle sue canzoni raccolte nell’album “di20are”, riedizione ampliata del suo album “di20”, in uscita il 19 febbraio.
“Ogni nuova avventura – racconta ancora Francesca con la gioia dei 20 anni – devo viverla in un certo modo. E volevo arrivare a Sanremo con la forma mentis del campeggio, che è una cosa che ho sempre fatto sin da quando ero bambina. Vivere low profile, come fosse un’avventura, lasciandosi trasportare, è stato un modo per essere felici”.
Un atteggiamento che le ha permesso di conquistare un meritatissimo secondo posto, dietro agli Stadio, una band che ha contribuito a scrivere la storia della musica italiana. “Credo che uno degli obiettivi per un’artista sia la ricerca del suono – spiega – Sarà perché ho iniziato con il pianoforte quando avevo 9 anni e il canto è arrivato solo più tardi, ma per me è così. Preparando il brano di Sanremo abbiamo fatto un minuziosissimo lavoro di produzione. L’ideale sarebbe che quando inizia la canzone, prima ancora di sentire entrare la voce, la gente capisse che è un mio brano. Quando è arrivata la proposta del pezzo di Sanremo volevo mantenere un’identità sonora ma, consapevole di andare all’Ariston, avere qualcosa che fosse fruibile per tutti. E’ stata una grande sfida. Perché fare le cose particolari a volte rischia di essere fine a se stesso: l’originalità è bella se comprensibile”.
Il brano in questione – Nessun grado di separazione – “è ispirato alla teoria del mondo piccolo, o dei 6 gradi di separazione, che sostiene che ognuno di noi è separato da qualunque altra persona al massimo da 6 passaggi relazionali. Ovviamente io l’ho trasportata dal piano sociologico a quello emotivo. Spesso ci chiudiamo in una scatola per insicurezza e timore anche di noi stessi. Il brano racconta la voglia di uscirne, per aprirsi alla vita. Avere un contatto il più diretto possibile con il mondo.
Ma chiusa la parentesi Sanremo, Francesca Michielin è pronta a riprendere il tour lasciato in sospeso, fatto di suoni dal vivo quali piano, chitarra, basso e timpani. Perché come dice lei stessa “a me piace il concetto analogico, fisico, della musica. Toccare le cose, anche se dopo hai i calli sulle dita o i crampi alle mani, è una bella sensazione. A me la musica piace a 360 gradi: mi piace per esempio provare a sovraccaricare in studio un pezzo e poi magari renderlo in una versione acustica però comunque piena: pochi strumenti ma che fanno tante cose”.
LE DATE DEL “NICE TO MEET YOU” TOUR
12 marzo – New Age di Roncade (TV)
20 marzo – Hart di Napoli
24 marzo – Viper di Firenze
25 marzo – Vidia di Cesena
29 marzo – Salumeria della Musica di Milano
30 marzo – Bravo Café di Bologna.