Roma – Il premier Matteo Renzi è tornato in Italia, mercoledì, dopo la visita in Africa. Le tappe del viaggio: Nigeria, Senegal e Ghana.
“L’Europa ha bisogno di dinamismo e abbiamo bisogno delle idee dei giovani per una nuova visione del futuro – ha dichiarato il primo ministro nel suo intervento all’Università Ukad 2 a Dakar, ultima tappa della missione in Africa Sub sahariana – Lasciamo l’Africa con la consapevolezza che l’Italia è un grande Paese e ha bisogno di essere più forte nello scacchiere internazionale e nei rapporti con l’Africa”.
“Oggi ho parlato di un nuovo umanesimo in un appuntamento tradizionale all’università. La metà della popolazione africana ha meno di 18 anni e serve un investimento sulla cultura e sui valori. Per l’Italia l’Africa è una priorità”, ha aggiunto commentando il viaggio.
“Le università sono i luoghi per liberare l’immaginazione e la creatività necessaria a rivitalizzare un sistema globale statico e letargico che richiede con urgenza nuove idee e una nuova forza dei giovani che in Africa rappresentano il 60 per cento della popolazione globale”.
E ancora: “Il dialogo tra culture è il miglior antidoto contro le barbarie e le università sono i nostri avamposti più efficaci per la difesa della libertà di espressione. E’ per questa ragione che non mi stanco di ripetere in Italia come altrove che per ogni euro investito nella sicurezza noi dobbiamo investire un euro nella cultura. Non dobbiamo rinunciare alla nostra identità e ai nostri valori e quindi investire ugualmente nell’innovazione, nella cultura, nello sport e soprattutto negli scambi fra i giovani studenti”.
Sottolineato anche l’impegno del Senegal per ridurre le differenze tra le donne e gli uomini, con l’obiettivo di rafforzare il loro ruolo nella società.
“Durante la nostra presidenza del G7 – ha detto Renzi – l’Italia metterà tutti i suoi sforzi per l’inclusione delle donne nei processi di democratizzazione, soprattutto a livello delle comunità locali e in aiuto dei gruppi più deboli, come le donne vittime di violenza e i bambini”.
In conclusione, ha dichiarato: “Continueremo a salvare vite, ma diamo un futuro ai giovani in Africa”.