Un sostegno solidale tra colleghe. È questo un po’ il senso del gesto di Taylor Swift che ha scelto di donare 250mila dollari a Kesha per supportarla nella sua battaglia legale contro il suo produttore Dr. Luke, accusato di aver abusato psicologicamente e sessuale della cantante. La donazione della Swift arriva all’indomani della sentenza dell’udienza preliminare con la quale il giudice di New York ha respinto la richiesta di Kesha di rescindere il contratto che ancora la lega al produttore.
Una battaglia molto dura quella di Kesha cominciata nell’ottobre del 2014 quando la cantante citò in giudizio il produttore per le accuse di cui sopra. La controparte querelò la cantante per diffamazione, querela che coinvolse anche la madre della cantante Pebe Sebert e del manager Jack Rovner, archiviata dal giudice per insufficienza di prove.
Otto mesi fa, seguì una parziale ritrattazione delle accuse da parte di Kesha che decise di intentare causa alla Sony Music Entertainment, che controllava la casa discografica di Dr. Luke (la Kemosabe Records). I legali della cantante sostennero che “i comportamenti di Dr. Luke erano dovuti ai dirigenti di Sony Music Entertainment, che o erano a conoscenza della condotta del produttore e hanno fatto finta di niente, non prendendo provvedimenti, o hanno nascosto tutti gli abusi”.
Lo scorso 19 febbraio, la Corte Suprema di New York ha respinto la richiesta della cantante di sciogliere il contratto che la lega alla Kemosabe Records e quindi a Dr. Luke. Alla lettura della sentenza Kesha è scoppiata in lacrime.
La cantante ha ricevuto tanta solidarietà in Rete, dove è stato creato l’hashtag #FreeKesha. Solidarietà social espressa anche da tante colleghe, da Lady Gaga a Lorde, da Demi Lovato ad Ariana Grande. Ma il gesto più concreto è arrivato da Taylor Swift con la maxi donazione, annunciata su Twitter dalla madre di Kesha: “E’ meraviglioso”, ha scritto Pebe Sebert. “La cosa più importante per Kesha è che queste donne bellissime e potenti siano con lei, consentendo al mondo di vedere quanto forte sia la verità”, ha aggiunto la donna riferendosi al sostegno ricevuto dalla figlia.