Roma – Slitta a mercoledì 24 febbraio l’esame del ddl sulle unioni civili. Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo, convocata da Pietro Grasso dopo la richiesta di diverse forze politiche, Pd in primis, in seguito al no del M5S al “canguro”. Tra martedì e mercoledì il Senato esaminerà invece il decreto Milleproroghe.
“Ripeto che ho sbagliato a fidarmi di @M5S in Senato. Se la legge sulle unioni civili diventerà una schifezza sono pronta a togliere la firma e a lasciare la politica”. Questo il messaggio che Monica Cirinnà ha twittato.
“Arrendetevi”. “Vergogna”. “Quale ulteriore riflessione dopo 69 sedute di commissione?”. È con queste parole che le opposizioni, rumoreggiando in Aula, hanno accolta la richiesta avanzata dal capogruppo Pd Luigi Zanda di convocare una capigruppo per riorganizzare i lavori sulle unioni civili. “Votiamo – l’indicazione che è venuta invece dai banchi M5S – Non è vero che volete la legge”.”Vergogna”.
Duro battibecco al Senato tra Alessandra Bencini (ex M5S e adesso Idv) e Laura Bottici (M5S). Le due senatrici si sono aspramente confrontate, con l’ex grillina che ha accusato il movimento di essere colpevole dello stallo sulle unioni civili.
“Penso che in Italia si sia in pausa di riflessione da troppo tempo sulle unioni civili. Ora è tempo di andare avanti, il Pd non si fermi e vinca la sfida”. E’ la tesi della minoranza dem, espressa da Roberto Speranza per il quale “il testo va mantenuto così come è. E’ già un compromesso, non è immaginabile togliere la stepchild adoption“.
“Si cominci a lavorare, si voti. E se avete la maggioranza come dite di avere, perché avete fatto gli sbruffoni fino a ieri e adesso fate i cacasotto? Votiamo”. Lo afferma il capogruppo della Lega Gian Marco Centinaio in Aula al Senato rivolgendosi al Pd e proponendo, in luogo del rinvio dei lavori sulle unioni civili deciso dalla capigruppo, di andare subito ai voti.