Avis, Napoli capitale della donazione del sangue

di Redazione

Napoli – La valutazione del rischio residuo di infezioni trasmesse per via trasfusionale, i requisiti del donatore ed i criteri di selezione, raccolta, preparazione e conservazione degli emocomponenti.

Sono questi alcuni degli argomenti affrontati nel corso del quinto meeting internazionale organizzato dall’Avis Campania.

“Avis for collective health” ovvero “Avis per la salute collettiva” è la manifestazione tenutasi nella Sala Galatea della Stazione Marittima di Napoli, a cui hanno preso parte studiosi, scienziati ed operatori del settore in arrivo da ogni parte del mondo.

Tra questi Claudio Napoli, professore di Immunoematologia alla Seconda Università di Napoli, Dragoslav Domanovic e Kari Aranko, che hanno affrontato i temi relativi alle nuove direttive dell’Unione Europea che introducono nuove regole per donazioni e trasfusioni.

“Ancora una volta Napoli diventa la capitale della donazione del sangue. – sottolinea Pasquale Pecora del consiglio nazionale dell’Avis – Siamo orgogliosi di promuovere proprio della città di Napoli un confronto tra i maggiori esperti del settore su un argomento che è in continua evoluzione sia sotto il profilo scientifico che organizzativo. Napoli è il luogo ideale per questa nostra riflessione, con la sua capacità di essere memoria nel campo della scienza e dell’innovazione. Il dono del sangue è un’esperienza di vera solidarietà, di notevole valore civico ed etico, un gesto di grande generosità, che permette di salvare tante vite umane. Ci aspettiamo, però, che le istituzioni prestino maggiore attenzione alle istanze dei donatori di sangue”.

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