Napoli – La riforma della responsabilità professionale in ambito sanitario e il nuovo compito attribuito ai Difensori Civici di garanti del diritto alla salute e l’attuazione del Protocollo d’intesa con gli organismi di parità per il superamento delle disuguaglianze e la promozione delle pari opportunità.
Sono i temi discussi dal Coordinamento nazionale dei Difensori Civici Regionali e delle Province Autonome, che si è riunito presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, con la partecipazione del Difensore Civico della Campania Francesco Bianco, della Presidente della Commissione regionale pari opportunità Francesca Beneduce, della presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori Civici, Lucia Franchini. E’ intervenuta la presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosa D’Amelio.
“I Difensori Civici hanno un compito importante, sia per quanto riguarda l’attuazione nei Comuni della legge Del Rio per garantire la rappresentanza di genere, sia sul tema del diritto alla salute, che registra la forte sensibilità dei cittadini”, ha detto la presidente D’Amelio, che ha aggiunto: “Il federalismo in materia di sanità ha prodotto profonde differenziazioni tra i livelli di prestazioni sanitarie in Italia con una forte divaricazione tra il diritto alla salute che viene garantito nelle regioni del centro nord e quello delle regioni meridionali. In questo quadro, la Campania, che è particolarmente penalizzata dal riparto delle risorse del fondo sanitario nazionale, risente della problematica dei commissariamenti per il rientro dal disavanzo perchè, se è vero che bisogna ridurre il debito e i costi, è anche vero che non bisogna ragionare solo in termini di tagli lineari, ma tenere presente il livello della prestazione sanitaria che deve essere garantito su tutto il territorio nazionale. L’auspicio è che le nuove funzioni conferite alla difesa civica in questo settore possano rafforzare la parità del diritto alla salute, così come è avvenuto per la parità di genere”.
Su quest’ultimo argomento, la presidente D’Amelio ha ricordato che “grazie alla legge elettorale regionale che ha introdotto la doppia preferenza, il Consiglio regionale della Campania è tra i più ‘rosa’ d’Italia, ma occorre fare ancora di più, in particolare nei confronti dei comuni, se si tiene conto che, tra i cinque capoluoghi di provincia, l’unico che ha attuato la preferenza di genere è stato il comune di Avellino. Anche in questo campo, è importante il lavoro di impulso e di commissariamento da parte del Difensore civico e l’azione culturale condotta dagli organismi di parità”.
Le disposizioni in materia di responsabilità professionale, approvate dalla Camera dei Deputati il 28 gennaio scorso, del personale sanitario attribuiscono un compito nuovo ed importante alla difesa civica – ha spiegato Bianco -, precisamente il Difensore civico, nella sua funzione di garante per il diritto alla salute, potrà essere adito gratuitamente da ciascun cittadino destinatario di prestazioni sanitarie, direttamente o mediante un proprio delegato, per la segnalazione di disfunzioni del sistema dell’assistenza sanitaria”.
“Il protocollo sottoscritto con il coordinamento dei difensori civici per le pari opportunità crea una forte sinergia tra organismi di parità e difesa civica con l’obiettivo di garantire nelle istituzioni quello che è un diritto fondamentale, la parità di genere” – ha sottolineato Beneduce. “Affinchè possa essere efficace, soprattutto in relazione a questo nuovo importante compito in sanità, la Difesa Civica deve raccordarsi con tutte le Regioni e che ci sia la sensibilità politica su questi temi. Per questo chiederemo un incontro con la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province Autonome”, ha concluso Franchini.