Napoli – “Andremo avanti fino all’ultimo secondo del mandato e ci ripresenteremo davanti ai cittadini che sono gli unici chiamati a giudicarci”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, al termine della sua relazione davanti al Consiglio comunale per tracciare un bilancio dei cinque anni di amministrazione alla vigilia delle elezioni, così come richiesto dalle opposizioni. Nel corso dell’intervento, de Magistris ha toccato i punti principali del lavoro svolto centrando la sua attenzione sulle difficoltà economiche delle casse comunali; sulla situazione delle partecipate, della mobilità, senza dimenticare gli interventi sulla scuola pubblica con l’assunzione di 380 maestre e le periferie.
De Magistris, ricordando che nei cinque anni “abbiamo governato in piano di riequilibrio”, ha sottolineato che “il prossimo sindaco potrà contare su bilanci chiari, trasparenti, frutto di un lavoro coraggioso che non ha evitato sacrifici, ma ha scongiurato il default e il crollo dei servizi essenziali”. Il sindaco ha ribadito, su questo fronte, l’obiettivo di “uscire dal piano di riequilibrio prima della fine del mandato” consentendo al prossimo sindaco “di poter investire”.
Per quanto riguarda le partecipate, de Magistris ha evidenziato il lavoro che ha portato “alla riduzione” del numero delle società e alla “loro messa in sicurezza senza licenziare alcun lavoratore”. Sul tema ambientale, ha sottolineato il lavoro svolto nelle periferie con Chiaiano “sottratta per sempre alle discariche”; con Bagnoli attraverso l’ordinanza “Chi inquina paga”; e Pianura dove l’amministrazione ha avviato “il piano di caratterizzazione” delle ex discariche.
Altro tema, quello del patrimonio comunale “sottratto a un imprenditore” e su cui si sta intervenendo “con trasparenza mettendo mano alle situazioni dubbie”. Punti “cardine” del mandato sono stati – come sottolineato – l’attuazione della democrazia partecipativa “grazie alla quale – ha affermato de Magistris – i cittadini stanno contribuendo alla liberazione dal degrado di spazi inutilizzati, una politica che sosterrò sempre” e le politiche per la cultura e il turismo “la cui crescita non è solo un bel vedere, ma è fonte di crescita economica e posti di lavoro”.
Una fotografia che mostra – secondo de Magistris – “una Napoli non isolata, ma più forte, autonoma e con grande dignità. La nostra ambizione – ha proseguito – è realizzare una politica che renda la città sempre più internazionale, ricca di giovani, una città che sappia accogliere e in cui si avverte sempre di più il senso del cambiamento nonostante le campagne mediatiche. Le cose fatte sono tutte documentate, i dati non si possono modificare”.