Napoli – A Napoli si scaldano i motori in vista delle primarie del centrosinistra in programma domenica prossima, 6 marzo. Confronto a tre tra gli sfidanti Valeria Valente, Antonio Marfella e Marco Sarracino.
Assente l’ex sindaco e governatore Antonio Bassolino, che ha disertato l’incontro per degli impegni presi precedentemente anche se in più occasioni il suo nome è stato evocato dagli altri candidati. I tre competitor hanno risposto a una serie di domande che hanno spaziato in vari settori anche se poco è stato lo spazio lasciato ai reali progetti per il futuro del capoluogo campano.
Tutti e tre hanno usato parole positive nei confronti della scelta dello strumento delle primarie che vedrà il vincitore che si contenderà la poltrona di Palazzo San Giacomo.
“Le primarie sono uno strumento prezioso se normate bene e se danno la possibilità di un ricambio delle forze politiche”, ha detto Marfella. “Abbiamo lavorato tutti perché queste quattro settimane fossero utili a recuperare un dialogo. Avrei potuto chiedere di andare subito alle elezioni – ha replicato Valente – avevo la maggioranza del partito con me, ma abbiamo voluto questo confronto. Bisogna recuperare lealtà e serenità, questo ci aiuterà ad arrivare al ballottaggio”.
“Si è persa la fiducia nel Pd – ha proseguito Sarracino – occorre una politica di rottura seria per andare a battere de Magistris”. E proprio all’attuale sindaco partenopeo sono stati dedicati più passaggi del confronto.
“I napoletani hanno capito che quella di de Magistris è una battaglia personale con il governo Renzi. C’è bisogno del governo nazionale, i napoletani bocceranno de Magistris e la situazione di Napoli si sbloccherà grazie al Pd che affiancherà la città”.
“Abbiamo un sindaco capopopolo – ha attaccato Valente – sta cavalcando la rabbia senza assumersi le proprie responsabilità. Spero che i napoletani sapranno cosa fare. Spiegheremo cosa ha fatto in cinque anni. È de Magistris a essere in difficoltà, serve il dialogo tra il governo e Napoli”.
“Il mio nemico non è de Magistris – ha detto Marfella – voglio tendere all’unità del centrosinistra. Il nemico sono Salvini e Lettieri. Dobbiamo fare in modo di incanalare questa rabbia dei napoletani e sperare di migliorare la città”.