Aversa – Rafforzando la sua linea programmatica di una città dove sia normale vivere bene, “Democrazia & Territorio” affronta il tema dell’inquinamento elettromagnetico. Lo fa con un intervento di Filippo Panza, che affronta l’argomento partendo da un caso recente.
“In un contesto ambientale già ampiamente martorizzato da inquinamenti di ogni sorta, – esordisce Panza – ci scopriamo estremamente vulnerabili anche per quanto concerne la sempre maggiore diffusione di nuovi impianti di radiocomunicazione. Durante gli ultimi anni si è verificata una abnorme proliferazione di antenne per telefonia cellulare e per diffusione di segnali radiotelevisivi. Fatto di cronaca recente quanto accaduto nella vicinissima Trentola Ducenta dove, solo grazie alla protesta di diversi cittadini, si è riusciti ad evitare, con l’ausilio fondamentale dell’avvocato Sergio Tessitore, dedicatosi alla causa in maniera del tutto gratuita e spinto esclusivamente da un grande senso civico, l’installazione di un nuovo impianto di radiocomunicazione condiviso Vodafone-Telecom, attraverso l’annullamento della Scia, cioè la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non esclude il rischio per la salute a causa dell’elettrosmog. Una parte degli studi presi in esame ammette un possibile incremento del rischio di leucemia infantile e tumori, associato all’esposizione a campi elettrici e magnetici. L’articolo 32 della Costituzione tutela la salute del cittadino e tale tutela è prevista in termini preventivi. Il principio di precauzione è una efficace base che un’amministrazione coscienziosa dovrebbe utilizzare per determinare giuste scelte in quei casi ove la scienza abbia già dato significative indicazioni.
Non è ammissibile che ad Aversa le antenne possano comparire ovunque perché l’amministrazione locale non ha ancora stabilito dei concreti criteri e vincoli di pianificazione, senza che essa controlli i nuovi progetti sottoposti ad approvazione, e senza che siano state poste in essere serie campagne di monitoraggio del livello delle radiazioni esistenti sul territorio.
Al fine di evitare un’aggressione selvaggia del territorio ritengo indispensabile l’approvazione da parte del prossimo Consiglio comunale di un Regolamento per l’installazione, la Modifica, l’adeguamento delle stazioni radio base per la telefonia cellulare e degli impianti di Radiotrasmissione in genere. Il regolamento dovrebbe stabilire che le antenne non siano installate vicino a ospedali, cliniche, scuole, asili nido, oratori e parchi giochi ma in zone meno edificate. Per quanto concerne le centraline già installate, si chiede un censimento sull’intero territorio comunale, anche al fine di evitare la presenza delle stesse su tetti “privati”, collocate senza alcun tipo di autorizzazione, con la messa on-line di tutti i dati raccolti, in base alle leggi vigenti sulla trasparenza. E’ auspicabile, inoltre, la predisposizione di controlli ed eventuali sanzioni per i gestori che utilizzino il proprio impianto ad un livello di potenza superiore rispetto a quello dichiarato. Questo dovrà essere l’impegno da oggi in poi per la città e per chi la rappresenterà. È indispensabile una città vivibile per tutti, per i nostri bambini, per i nostri giovani, per i nostri anziani, una città in cui sia normale vivere bene. L’Amministrazione diventi – conclude Panza – soggetto attivo di una sensibilizzazione attraverso campagne di educazione ambientale che possano stimolare la cittadinanza alla consapevolezza di nuovi stili di vita su alcuni temi fondamentali come l’uso corretto del cellulare, il consumo intelligente dell’acqua e una mobilità alternativa all’auto”.