Bruxelles – “Cavolo ma come è possibile che, nonostante l’allarme terroristico all’aeroporto di Bruxelles, non controllano i documenti?”. Se lo chiede l’europarlamentare del Pd, Nicola Caputo, che ha lasciato l’aeroporto della capitale belga poco prima delle esplosioni che martedì mattina hanno provocato morti e feriti (leggi qui).
Dopo qualche ora di apprensione da parte di familiari e amici (intorno alle 6.15 Caputo aveva postato una foto che lo ritraeva in un punto Starbucks dell’aeroporto, nda) è giunto il post che ha spazzato via ogni preoccupazione: “Tutto ok, sono sano e salvo a Roma. Vi voglio bene!”, ha scritto Caputo appena atterrato allo scalo di Fiumicino.
E pensare che, per eccesso di passeggeri del volo su cui poi è riuscito a imbarcarsi, il deputato Ue poteva restare bloccato nell’aeroporto belga, rischiando, quindi, di restare coinvolto nell’attentato.
“Devo dire che sono stato fortunato. – spiega il politico di Teverola – Il volo Alitalia che ho preso era in overbooking e solo la tessera ‘Freccia Alata’ mi ha consentito di partire. Stavo prenotando il volo ‘Brussels Airline’ delle ore 9.30”.