Aversa – Le unità cinofile della Guardia di Finanza di Aversa, nel corso di una specifica operazione di servizio eseguita nella stazione ferroviaria, finalizzata al contrasto del traffico illecito di stupefacenti, hanno tratto in arresto un senegalese trovato in possesso di oltre 180 grammi di hashish.
Nel corso delle attività sono risultati fondamentali i cani antidroga in servizio presso il reparto aversano che, nonostante la presenza di numerosi viaggiatori, grazie al loro fiuto e al loro addestramento hanno segnalato in maniera inequivocabile la presenza di sostanza stupefacente sul soggetto.
L’extracomunitario, G.S., 35 anni, fermato dai finanzieri e vistosi senza via di scampo, ha subito confessato di essere in possesso di droga. I militari procedevano comunque all’ispezione personale, all’esito della quale hanno rinvenuto complessivamente 119 dosi di hashish da 1,5 grammi l’una, pronte per essere immesse sul mercato illegale aversano, oltre a 1.355 euro ritenuto provento di spaccio.
A seguito dell’intervento il cittadino senegalese è stato tratto in arresto e posto a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord, in attesa del giudizio con rito per direttissima.
Dall’inizio dell’anno le Fiamme Gialle aversane, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno individuato oltre 15 soggetti tra assuntori e spacciatori di sostanze stupefacenti, che sono stati segnalati alle competenti autorità.
Sempre nell’ambito dell’intensificazione delle attività di controllo del territorio, nelle ultime settimane i baschi verdi del Gruppo di Aversa hanno effettuato verifiche nei confronti di esercizi pubblici operanti nel settore dei giochi e delle scommesse. In tale contesto, è stato denunciato il gestore di un bar sito a Casapesenna, trovato in possesso di videopoker illegali disattivabili a distanza tramite un apposito telecomando.
A Teverola, invece, è stato deferito all’autorità giudiziaria il titolare di un esercizio commerciale, che ha avuto la furbizia di occultare due videopoker illegali in un’intercapedine accessibile tramite una parete a specchi basculante, azionabile tramite un ingegnoso sistema elettrico. Nella circostanza, i finanzieri hanno scoperto che il proprietario del bar teneva sotto controllo l’area antistante al locale tramite un articolato sistema di telecamere di sicurezza, così da poter ripristinare lo stato di apparente legalità in caso di controlli da parte delle forze dell’ordine.