Cesa – In questi giorni ho assistito ad una polemica, a mio avviso, paradossale la classica ‘tempesta in un bicchiere d’acqua’. Ho assistito al tentativo delle forze di opposizione di creare un ‘caso’. Addirittura abbiamo avuto un consigliere comunale di un gruppo di opposizione che va dai Carabinieri a segnalare che un altro gruppo di opposizione ha denunciato qualcosa tramite i social network, determinando l’ilarità generale.
Poiché il tema degli attesti falsi rilasciati ai volontari della Protezione civile che sono andati a seguire un corso, pare essere diventato il problema “numero uno” di questo paese, facciamo chiarezza, spiegando ai nostri oppositori che certamente non è questo un argomento che ci toglie il sonno la notte.
Sento il dovere di chiarire non perché siamo dinanzi a chissà quale scandalo, ma semplicemente perché si è chiesto a mezzo stampa le dimissioni del coordinatore del Nucleo di Protezione Civile Cesario D’Agostino e del consigliere comunale delegato Alfonso Marrandino.
Si è giunti a sostenere che queste persone sarebbero inadeguate. Il coordinatore D’Agostino godeva e gode della mia fiducia e questa vicenda non scalfisce la fiducia che avevo e che ho nei confronti di questo volontario che, con passione e abnegazione, ha risistemato la protezione civile, ha fatto si che il nostro nucleo venisse accreditato presso la Regione Campania.
D’Agostino si sta sforzando per creare un gruppo coeso e, da persona onesta e seria quale è, lo sta facendo anche sacrificando risorse personali e non certamente per scopi privati. Mi rendo conto che queste circostanze danno fastidio a chi scommetteva in un fallimento.
Il consigliere Marrandino ha ricevuto da me la delega alla protezione civile in ragione della esperienza professionale maturata nel settore, prima che fosse eletto. Ha saputo, in questi mesi, lavorare in sinergia con tutto il gruppo e continua a godere della mia fiducia, per l’attività che sta portando avanti. Non so se chi parla di inadeguatezza del consigliere Marrandino, nella sua vita, ha mai montato una tenda da campo o sappia maneggiare le attrezzature necessarie in caso di pronto intervento.
Veniamo alla questione che tanto attira l’attenzione delle forze di opposizione. Il coordinatore D’Agostino, nel tentativo di migliorare la formazione dei volontari, ebbe a proporre la partecipazione del gruppo ad un corso teorico e pratico, organizzato dal nucleo di Protezione civile di Carinaro. Per inciso, ai volontari di Carinaro proprio qualche esponente dell’opposizione si è rivolto in passato quando doveva organizzare qualche iniziativa o manifestazione. Per cui non si è mai dubitato delle capacità di questo gruppo.
I volontari vengono autorizzati a svolgere il corso gratuito. Il corso, come documentano le foto pubblicate sui social, si tiene regolarmente e tutti ne hanno tratto una buona esperienza.
Questo è quanto basta per affermare che si è fatto qualcosa di positivo. Dopo qualche giorno vengono consegnati degli attestati di partecipazione, da parte di un rappresentante della Protezione civile di Carinaro, ai volontari locali. Gli attestati recano il simbolo della Regione e firme di dirigenti regionali. Visionati questi attestati, dopo la consegna, D’Agostino nota che c’è qualcosa che non va.
D’Agostino, uomo serio e non abituato alle polemiche virtuali o da marciapiede, avvia degli accertamenti in proprio. Avvisa i volontari del rischio che potrebbe essere non validi questi attestati, peraltro non richiesti, invitando tutti a non usarli. Dopodiché ci sono stati dei contatti con la Regione Campania, la segnalazione alla Protezione Civile di Carinaro che ha provveduto ad espellere il soggetto che aveva prodotto questi attestati.
Tutto ciò prima che la questione avesse il risalto che poi ha avuto. Dunque, ancora ho compreso quale sia la responsabilità di D’Agostino a fronte di attestati non richiesti e comunque consegnati da altri soggetti.
In più, cercando di non essere troppo tecnico, la parte lesa di questa vicenda è la Regione Campania ed i soggetti le cui firme sono state falsificate gli unici titolati a sporgere una valida denuncia querela per far avviare una indagine penale. Le altre denunce rappresentano un mero esibizionismo di personaggi in cerca di notorietà per non cadere nell’oblio. Poi se si vuole sostenere che D’Agostino ha concorso nella falsificazione degli attestati si deve avere il coraggio di affermarlo. Ma dato che così non è, non comprendo quale sia la colpa del coordinatore e del consigliere delegato.
Se i funzionari regionali hanno saputo di questa vicenda è perché sono giunte segnalazioni in maniera riservata dalla Protezione Civile di Cesa. I volontari di Cesa sono stati tutelati nel miglior modo possibile, cioè avvisandoli di non utilizzare quegli attestati, mai richiesti.
Si è parlato di ‘silenzio del sindaco’. In realtà, ho provveduto a trasmettere ai capigruppo consiliari una relazione sui fatti prodotta dal coordinatore D’Agostino e la nota della Protezione civile di Carinaro. Pensavo che questo sarebbe stato necessario a chiarire la vicenda, a far comprendere che nessun grave danno ed irreparabile si era consumato.
Anche perché stavo impiegando il tempo per cercare di far ripartire alcuni servizi eliminati nel passato, come ad esempio il trasporto per i disabili, mi stavo preoccupando di recuperare i soldi dal Consorzio Idrico, stiamo lavorando al prossimo bilancio di previsione, stiamo cercando di riscuotere i canoni dell’acqua potabile dell’anno 2014 per non creare difficoltà alle nostre casse, stiamo progettando opere pubbliche, ci siamo preoccupati di far realizzare la rampa di accesso per i disabili all’esterno della chiesa San Cesario e nella palestra della scuola media.
Stiamo impegnando il nostro tempo per dare la possibilità a sette bambini appartenenti a famiglie disagiate di poter partecipare ad un corso di pattinaggio gratis, ci stiamo preoccupando di come dare sollievo alle famiglie bisognose ed ai disoccupati attraverso l’accesso ai fondi regionali. Ci stiamo preoccupando della messa in sicurezza delle scuole, ci siamo preoccupati di aprire la ludoteca.
Chiedo ‘scusa’ all’opposizione se ci siamo occupati della risoluzione di queste questioni!
Il sindaco di Cesa, Enzo Guida