Cavalcavia, Miraglia: “L’arroganza di chi non vuole ascoltare la verità”

di Redazione

Mondragone – Il consigliere Ermanno Miraglia interviene nella polemica sul cavalcavia.

“La libertà di opinione, costituzionalmente garantita, è grazie a Dio valida per tutti. Ciò che dovrebbero capire gli alleati di coalizione di ‘Cittadinanza Attiva’ di Mondragone, che si fingono scandalizzati provando, in maniera goffa, a speculare sui nostri interventi pubblici nel tentativo, abbastanza riuscito, di ottenere le simpatie di chi strumentalizza i fini associativi per ottenerne una visibilità politica, è che quando un’associazione travalica i propri fini, smette in quello stesso momento di assolvere a quella preziosa funzione sociale che dovrebbe essere l’elemento caratterizzante del proprio Dna.

Il problema, dunque, non è relativo alla sola questione del cavalcavia, dove pure ci siamo trovati dinanzi alla solita pretestuosità. La vera anomalia è rappresentata dalla persistenza sistematica di un atteggiamento di faziosa opposizione, laddove la faziosità assume i connotati di una vera e propria politicizzazione del modus operandi. 

A fronte di 4 anni di opposizione, omogenea tra tutti i suoi componenti perfettamente allineati nella critica aprioristica e costante, del locale gruppo di Cittadinanza Attiva – che nei fatti si comporta come un partito politico – non deve meravigliare se, legittimamente, si passi alla controreplica motivata dalle proprie convinzioni. 

Quel che ci pare davvero raccapricciante è il dover constatare che l’inviolabile libertà di espressione venga invocata soltanto a proprio favore e convenienza, omettendo di considerarla fondamentale quando ad esprimere la propria opinione sono i componenti di un’amministrazione comunale, che peraltro gode della piena legittimazione del popolo sovrano.  Ci opponiamo dunque all’ennesimo atto di arroganza, perpetrato da parte di chi vuole aspramente criticare e, prepotentemente, vorrebbe impedire agli altri di poter replicare.

Se ne facciano una ragione i colleghi di coalizione Mario Fusco e Antonio Taglialatela, che tentano una doppia strumentalizzazione: della questione cavalcavia in sé e degli stessi ragazzi di cittadinanza attiva che non si rendono nemmeno conto che chi oggi finge di difenderli, come Fusco e Taglialatela, non fa altro che speculare su di loro con una spicciola demagogia da dilettanti, cercando simpatie virtuali sui social e sognando di ritagliarsi uno spazio politico sulle spalle di giovani ignari, che evidentemente ancora non li conoscono bene.

Ai cari giovani di Cittadinanza Attiva, che comunque in passato si sono distinti in ottime azioni a vantaggio della collettività, diciamo: meglio un’aspra verità che una finta ed accattivante bugia”. 

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