Caserta – Serrati controlli della Guardia di Finanza di Caserta in tutta la Provincia nei confronti dei distributori stradali di carburante, finalizzati a verificare la qualità e la corretta erogazione del prodotto.
Le Fiamme Gialle mirano a tutelare i cittadini dai sempre più diffusi sistemi di frode nel settore della vendita al dettaglio dei prodotti petroliferi, quali l’erogazione di quantità di carburante inferiore rispetto a quella effettivamente somministrata ovvero la cessione di combustibili qualitativamente scadenti, poiché acquistati in regime di contrabbando.
In tale contesto, a seguito di un controllo presso un distributore stradale di Caserta, i finanzieri della locale compagnia hanno sottoposto a sequestro l’intero impianto del valore commerciale complessivo di circa 90mila euro.
Le ispezioni eseguite dai militati hanno consentito di accertare che alcune colonnine erano sprovviste dei sigilli apposti dall’ufficio metrico della Camera di Commercio, previsti dalla legge per impedire la manomissione dei contatori elettromeccanici per il controllo delle erogazioni di carburanti e l’eventuale immissione di prodotto petrolifero di contrabbando nelle cisterne dei distributori stradali. I contestuali controlli sulle giacenze, inoltre, hanno permesso di rilevare una significativa difformità tra il quantitativo di combustibile acquistato e quello effettivamente detenuto.
Il titolare del distributore, D.S.G., di 55 anni, è stato pertanto denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per violazione dei sigilli fiscali.
Le operazioni di servizio in materia di accise eseguite nell’ultimo semestre, hanno consentito di sequestrare diversi distributori stradali, oltre 600mila litri tra olio lubrificante/gasolio e circa 20mila chili di Gpl di contrabbando, nonché 9 automezzi pesanti utilizzati per l’illecito traffico.
I soggetti coinvolti a vario titolo sono trentacinque, di cui alcuni denunciati a piede libero ed altri tratti in arresto. I tributi complessivamente evasi e proposti per il recupero a tassazione ammonterebbero sinora a circa 290 mila euro.