Aversa – Incredibile! I candidati alle primarie del centrosinistra e gli aspiranti sindaci proposti dalle tante liste civiche e schieramenti politici che si stanno preparando alle amministrative hanno scoperto le problematiche delle periferie e lo hanno fatto visitandole, il che significa che in quelle periferie non hanno mai avuto occasione di passare, neppure di corsa, malgrado praticamente tutti i candidati vivono o lavorano ad Aversa e c’è persino qualcuno che abita od abbia abitato in quelle periferie.
Inoltre, essendo tanti dei candidati ex consiglieri comunali o politici che hanno rappresentato il territorio aversano nei diversi livelli del sistema, al punto da far sentire la loro voce attraverso comunicati stampa di denuncia di carenze o ‘disamministrazioni’ messe in atto dalla giunta di turno, viene naturale chiedere come sia possibile che abbiano necessità di girare per la città per accorgersi di problemi vecchi come il cucco. Problemi che non riguardano solo le periferie perché anche il centro storico e le zone residenziali ne hanno tanti.
Possibile che si accorgano solo adesso, che vanno a caccia di voti, della necessità di regolamentare la movida perché si trasformi in risorsa per la città o dei problemi creati dalla sosta selvaggia, dal deposito incontrollato di rifiuti di ogni tipo, della carenza di sicurezza legata alla scarsità dell’organico della polizia municipale e chi più ne ha più ne metta?
Possibile che credano davvero l’elettorato tanto ingenuo da pensare che grazie alla loro elezione tutto cambierà di colpo, quasi possedessero una bacchetta magica? Se così fosse, perché non hanno agitato quella ‘bacchetta’ quando erano in consiglio comunale, in giunta, in consiglio provinciale, regionale o in parlamento?
Forse potevano fare poco, forse. Ma quel poco andava fatto per dare un segnale ai cittadini che ancora sperano nel cambiamento di mentalità di una classe politica che punta solo a conservare il posto e che per farlo passa da destra a sinistra o si mette al centro aspettando di decidere da che lato pendere dopo avere visto dove il vento farà sventolare la bandiera.
Chi ha amore per la città e desidera che abbia la considerazione e la dignità che merita non deve aspettare che arrivi una tornata elettorale per dire di averne ma deve dimostrarlo ogni giorno con i fatti che compie quotidianamente, senza aspettarsi ricompense per promesse che il più delle volte non riesce, non sa o non può mantenere.
Tanti piccoli gesti, tanti piccoli interventi compiuti anche solo dai comuni cittadini possono cambiare davvero il volto di Aversa, ma non c’è dubbio è difficile, seguire la corrente e lasciarsi portare dall’onda è più facile. E allora via alle promesse, tanto non impegnano e non costano niente.