Aversa – Sembra sempre più certo la presenza di un centro destra diviso in tre fazioni alla prossima tornata elettorale per le amministrative del prossimo 12 giugno quando gli aversani saranno chiamati ad eleggere, con un anno di anticipo, il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale dopo che quello vecchio è stato sciolto lo scorso settembre quando la maggioranza guidata dal compianto sindaco Giuseppe Sagliocco non riuscì ad approvare il bilancio preventivo per il 2015. Circostanza determinatasi proprio a causa delle spaccature presenti nel centro destra e che tutt’ora permangono.
Forza Italia ufficiale (o quello che rimane), con il commissario cittadino Paolo Galluccio e l’ex due volte sindaco Mimmo Ciaramella, attualmente responsabile provinciale dei seniores azzurri, insieme a diverse liste civiche di area, sembra sempre più orientata ad appoggiare la candidatura del presidente regionale e provinciale degli architetti, Enrico De Cristofaro. Anche se praticamente sulla bocca di tutti, la candidatura dovrebbe essere ufficializzata solo nella prossima settimana, dopo che si saranno tenute le primarie per evitare strumentalizzazioni.
Il secondo polo di centrodestra vede insieme cinque liste civiche che fanno capo ad altrettanti ex assessori o consiglieri comunali quali Gino della Valle, Mimmo Palmieri, Gianpaolo Dello Vicario e così via oltre alla lista della Balena Bianca con Raffaele Marino (ex consigliere comunale del Nuovo Psi) e, forse, i tentennanti Fratelli d’Italia. A dividere questa coalizione dalla precedente la diversità di vedute sul candidato a sindaco che per questi ultimi dovrebbe essere Gianpaolo Dello Vicario, forte dell’esperienza quale consigliere e assessore comunale e provinciale e di vicepresidente della Provincia a fronte della scelta di un esponente della società civile fatta dai primi.
Quello che sembrerebbe essere, almeno sulla carta, il più forte dei tre schieramenti di centrodestra è quello che si sta sempre più rinforzando grazie all’attivismo dell’ex senatore ed ex sottosegretario Pasquale Giuliano. Intorno a lui, infatti, divisi in quattro liste civiche inneggianti a vario titolo ad Aversa, si è ritrovata buona parte del vecchio centrodestra con gli ex amministratori: Nicola de Chiara, Isidoro Orabona, Gennaro Caserta, Mario Tozzi, Nicla Virgilio, Elia Barbato, Luciano Luciano e così via. A queste quattro liste dovrebbe aggiungersi la lista Per le Autonomie che fa capo a Imma e Armando Lama e, quasi certamente, i sagliocchiani di Noi Aversani e gli alfaniani dell’Ncd che ad Aversa hanno come leader Luigi Vargas, consigliere comunale uscente. Si parla anche di Aversa a Testa Alta, il movimento fondato da Rosario Capasso che si sarebbe ricompattato con i suoi amici dei mesi scorsi. Una vera e propria corazzata che, però, ha ‘il piccolo problema’ di non trovare un’unità di vedute intorno al nome del candidato a sindaco che alcuni non vorrebbero precostituito (Mariano d’Amore, anche per il suo passato da segretario del Pd) prediligendo una scelta che sia effettuata collettivamente intorno al tavolo di coalizione.
Intanto, sempre nel centrodestra, anche ad Aversa spunta la Dc con il suo vecchio scudocrociato che avrà quale segretario cittadino l’imprenditrice Adriana de Rosa.