“La genesi del processo Spartacus”, convegno col giudice Raffaello Magi

di Nicola Rosselli

Aversa – “Il processo Spartacus ha fatto da spartiacque, ma ha rappresentato, soprattutto, un nuovo modo di processare collocando gli avvenimenti al territorio”.

Il magistrato Raffaello Magi, estensore delle oltre tremila pagine della sentenza che ha fatto epoca nella guerra combattuta dallo Stato contro la camorra casalese, partendo dal clan Bardellino e dall’inizio della mattanza tra i seguaci di quest’ultimo e il nascente impero di Francesco ‘Sandokan’ Schiavone sino a giungere agli attuali procedimenti contro i figli di quelli che furono i boss che diedero vita al clan camorristico dei casalesi, ha illustrato la genesi di quel lavoro ad una folta platea nell’ambito di un incontro organizzato, presso la sala delle conferenze dell’Hotel del Sole, dal Rotary, Terra Normanna, presieduto dall’avvocato Alessandro Caputo.

Incontro che ha fatto, tra gli altri, registrare la presenza: della presidente del tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo; del colonnello Vittorio Carrara, comandante il locale Reparto Territoriale, dell’ex sottosegretario alla giustizia Pasquale Giuliano; del presidente della Camera Civile di Aversa avvocato Carlo Maria Palmiero.

Il presidente Magi, oggi magistrato di Cassazione, ha ricordato anche alcuni aneddoti collegati al processo Spartacus come quello, ad esempio, che vide l’intero collegio trasferito a Casal di Principe per verificare l’entità del rumore prodotto dai colpi di kalashnikov a riprova delle dichiarazioni di un pentito e si dovette addirittura chiudere alcune strade e avvertire la popolazione che non si trattava di colpi esplosi dalla camorra attraverso un avviso pubblico. Al dibattito che ne è seguito sono intervenuti, tra gli altri, l’avvocato Camillo Irace e l’ex senatore e magistrato Pasquale Giuliano.

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Redazione
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