Aversa – L’associazione Officina Civica torna ad interessarsi di problematiche aversane e concentra la sua attenzione sulle difficoltà che, ormai da tempo e per diversi motivi, si trovano ad affrontare i titolari delle attività commerciali ubicate nel tratto che va dall’arco dell’Annunziata all’inizio di via Di Jasi.
“Ad Aversa – fanno notare i responsabili dell’associazione – sembra ormai essere divenuta una zona interdetta al commercio il tratto di via Roma compreso tra l’arco dell’Annunziata e l’inizio di via Vito di Jasi. Ancora una volta a farne le spese sono i commercianti che in questo tratto di strada esercitano le proprie attività imprenditoriali.
Si sono rivolti a noi di Officina Civica alcuni commercianti che, con gli occhi lucidi, ci hanno rappresentato le molteplici difficoltà che sono costretti a fronteggiare ogni giorno, causate dall’impraticabilità dei luoghi in seguito all’interruzione dei lavori di rifacimento del manto stradale.
Come tutti ricorderanno già alcuni mesi fa molti esercizi commerciali furono costretti a chiudere per diversi mesi, proprio a ridosso delle festività natalizie, in seguito al crollo di un solaio avvenuto in uno dei locali che ospitano la facoltà d’ingegneria, episodio, quest’ultimo, costato la vita ad un dipendente della ditta incaricata dei lavori. Dopo questo triste episodio ecco un altro colpo ferale per i commercianti presenti nel suindicato tratto stradale.
Questa volta le comprensibili difficoltà dei commercianti, che si dicono angosciati per il repentino e sensibile calo degli incassi, devono essere imputate all’impraticabilità dei luoghi, causata dall’inizio dei lavori di rifacimento del manto stradale e acuitasi in seguito al blocco improvviso degli stessi.
Il motivo di tale interruzione sembra potersi attribuire all’emersione “improvvisa” di un condotto fognario nel corso degli scavi. Ma, a questo punto, le domande nascono spontanee: ma qualche addetto ai lavori avrebbe dovuto sapere che in quel tratto di strada risultava essere interrata una condotta fognaria? Prima di iniziare i lavori vi è stato un sopralluogo finalizzato a prendere cognizione dello stato dei luoghi? Allo stato qual è il cavillo burocratico che impedisce un’immediata ripresa dei lavori?
Chiediamo alla nostra amministrazione comunale di dare una risposta, ma con maggior enfasi chiediamo di intervenire con solerzia per rimuovere la causa di siffatta interruzione ed addivenire ad una rapida conclusione dei lavori.
Diversamente, con il protrarsi di questa condizione di stallo, saremo costretti a fare il conto delle attività commerciali che chiudono i battenti, con inevitabili contraccolpi in termini di perdita di posti di lavoro e di famiglie ridotte sul lastrico.
E’ dovere dell’agire amministrativo fare in modo che tutto ciò non accada. Speriamo vivamente che la nostra non sia l’ennesima vox clamantis in deserto”.