Aversa – La sfida didattica e civica del progetto “A Scuola di OpenCoesione”, rivolta agli studenti e docenti degli istituti secondari di secondo grado, è stata accolta con fervore dagli alunni della IV O del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Aversa.
Partita il 4 novembre 2015, l’iniziativa ha visto partecipe i ragazzi ad un’interessante lavoro di gruppo riguardante i progetti finanziati dalle politiche di coesione in Italia, atte a migliorare la condizione di determinate aree del Paese, favorendo così lo sviluppo territoriale.
E proprio seguendo queste informazioni che i ragazzi, coordinati dalla docente Costanza Chirico, hanno puntato ad uno dei progetti strutturali che più sentivano vicini, quello della riqualificazione dell’area interna del parco Pozzi di Aversa, unica zona verde, nel suo genere, dell’intero agro aversano.
Una scelta motivata dal fatto che il parco, amatissimo dai giovani aversani, è il punto di incontro per tutte quelle persone che amano il contatto con la natura e che si dedicano a numerose attività di svago.
L’opera di ristrutturazione vede un finanziamento europeo di 1.032.913,80 euro, che ad oggi, nonostante i pagamenti siano stati effettuati e i lavori siano circa all’85% del loro completamento, il progetto vede un ritardo di circa un anno.
I ragazzi hanno potuto approfondire anche quella che è la storia del cuore verde normanno che da vasta proprietà della famiglia Marrandino è diventato col tempo prima un presidio ospedaliero destinato all’assistenza ai soldati impegnati in Africa orientale, poi con la disfatta della seconda guerra mondiale gli alleati requisirono l’area che venne in seguito utilizzata come ricovero dei profughi provenienti dalla Grecia, dall’Egeo, dalla Venezia Giulia, dall’Istria e dall’Egitto divenendo ente per l’assistenza dei profughi del dopoguerra. Infine, in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II il parco, ampliato e modernizzato, prese il nome di Salvino Pozzi e venne aperto al pubblico.
Le ricerche effettuate dai ragazzi del Liceo hanno portato alla luce anche le motivazioni della lunga pausa dei lavori durata circa due anni, apprendendo che il motivo di tale sospensione dei lavori è stata dovuta in parte da uno stop forzato, non dipeso dalla volontà dell’Amministrazione Comunale “per lungaggini legate dapprima al espletamento della gara presso la stazione unica appaltante provinciale e, successivamente per un ricorso al Tar da parte della ditta che si era piazzata al secondo posto, seguito da un appello al Consiglio di Stato da parte della società che si era aggiudicata i lavori e che in primo grado era stata soccombente”.
Il progetto è stato infine presentato all’OpenDataDay nella mattinata di sabato 5 marzo nell’aula magna del plesso scolastico di via Fermi assieme agli studenti dell’Isiss “Osvaldo Conti”dove sono state mostrati anche alcuni scatti di quella che è l’attuale situazione del parco Pozzi. All’incontro sono intervenuti anche due ospiti l’Arch. Tommaso Garofalo, consigliere dell’ordine degli architetti di Caserta e la Dott.ssa Antonella Guarino, giornalista esperta di OpenData, Ondawebtv e Vomero magazine, che hanno risposto alle numerose domande poste dai ragazzi delle due scuole aversane.