Aversa – “Ora inizia una nuova avventura per giungere al cambiamento. Aversa sarà il centro sinergico di un nuovo percorso costituito da quella filiera istituzionale che partendo da Villano, passando per il governatore De Luca, giunge sino al premier Renzi”.
Il giorno dopo l’affermazione netta di Marco Villano (candidato del Partito Democratico alle primarie di coalizione) nei confronti di Luigi Menditto (rappresentante della Federazione di Centro), Stefano Graziano, consigliere e presidente regionale dei Democratici campani, vero stratega della candidatura di Villano, non nasconde il proprio ottimismo per il futuro del centro sinistra in città.
“Dopo le primarie – ha continuato Graziano – bisogna allargare la coalizione tenendo presente un riferimento certo: la guida sarà del Pd. Ampliamento che dovrà vedere coinvolta in primo luogo la città e poi altre forze politiche che hanno voglia di effettivo cambiamento. Volontà che le primarie hanno dimostrato esserci grazie ai 1500 giovani che hanno votato. Insomma, una nuova generazione che si è confrontata e non scontrata per l’intera giornata. Alla fine Villano e Menditto hanno parlato insieme e sottolineato che continueranno a collaborare all’interno della coalizione”.
In effetti, i risultati sembrano effettivamente dare ragione, a Graziano. A votare dalle 8 alle 22 di domenica sono stati ben 4374 elettori, tra cui 96 tra minorenni ultra sedicenni e immigrati residenti nella città normanna, che si sono precedentemente iscritti in un apposito elenco. Una precauzione per evitare brogli. Di questi, tolte poche schede nulle, 2591 voti sono andati a Villano e 1657 a Menditto.
“Le primarie di Aversa – ha dichiarato da parte sua il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione – si chiudono con un doppio successo: da una parte il dato positivo sull’affluenza, in linea con quanto accaduto nelle altre città, dall’altra il netto successo di Villano, che con la sua giovane età, la sua passione e la competenza ha dimostrato di poter unire il centrosinistra per riconquistare il comune dopo 14 anni. Congratulazioni a Marco. Il mio ringraziamento va ai volontari e a tutti coloro che hanno consentito il regolare svolgimento delle primarie; all’altro candidato in campo, Menditto, per il contributo di idee offerto; e agli oltre 4mila elettori. Ora comincia la vera sfida e già da oggi, Villano avrà il Pd al suo fianco e potrà contare sull’appoggio di tutti noi”.
Insomma, ora l’imperativo d’obbligo per il centro sinistra è quello di ampliare la coalizione oltre al Pd e alle liste della Federazione di Centro. In primo luogo dovrebbero esserci due interlocutori privilegiati: l’associazione “Democrazia & Territorio” che fa capo all’ex assessore ed ex dirigente del Pd Antimo Castaldo (già presente quale candidato a sindaco in occasione dell’ultima tornata elettorale del 2012) e gli ex Sel (ora Si) il cui consigliere comunale uscente Pasquale Pandolfi ha fatto squadra proprio con Villano dai banchi dell’opposizione alla coalizione di centrodestra guidata dal compianto sindaco Giuseppe Sagliocco.
In città si ipotizza anche di una lista ‘personale’ a supporto dell’esponente democratico con personalità di spicco sia del mondo politico che della società civile, una sorta di testimonianza e partecipazione diretta a questo progetto di svecchiamento amministrativo che, di fatto, considerato l’età di Villano (31 anni) e quella dei suoi predecessori (abbondantemente oltre la sessantina) vede saltare almeno due generazioni di aversani, ponendo le basi per una nuova classe dirigente che, partendo dal comune, possa, poi, aspirare, grazie all’esperienza che accumulerà, a più alti incarichi.