Cesa – Dopo giorni di polemiche sulla questione degli attestati falsi seguiti dalla richiesta dell’opposizione di dimissioni da parte del coordinatore cittadino Cesario D’Agostino, a prendere la parola sono i volontari del nucleo di Protezione Civile del Comune di Cesa.
“Con molto rammarico e stupore – fanno sapere – siamo disgustati dal modo con cui questa faccenda è stata affrontata. Noi volontari crediamo nella Protezione Civile e ci impegniamo affinché il gruppo formato da tanti giovani sia di aiuto e supporto alla nostra cittadina. Non ci interessano le beghe politiche, le strumentalizzazioni, a noi sta a cuore il volontariato. Ci teniamo a far sapere che siamo al fianco del nostro Coordinatore cittadino e che la nostra fiducia non è mutata.
D’Agostino sta svolgendo un ottimo e duro lavoro, ed è impensabile che chi mette tanto impegno gratuitamente per il nostro paese e per la Protezione Civile sia bersaglio di attacchi e prese di posizioni che altro non fanno che danneggiare il nucleo venutosi a formare dopo le dimissioni dell’ex coordinatore e la raffica di abbandoni di tanti giovani che in passato hanno svolto Protezione Civile in questo paese. Noi chiediamo di essere rispettati, senza essere attaccati, con atti che minano la trasparenza e la credibilità. Ogni giorno mettiamo impegno in tutto ciò che facciamo da volontari per il nostro paese.
In passato in molti hanno chiesto rispetto per i volontari, oggi quelle parole dove sono finite? Perché ieri si chiedeva di non strumentalizzare il Nucleo di Protezione Civile di Cesa ed oggi in modo del tutto gratuito avviene ciò?
Vogliamo concludere col chiedere maggiore impegno da parte di tutti affinché Cesa abbia un ottimo gruppo di Protezione Civile e che non sia, questo, bersaglio giornaliero di attacchi e polemiche, con lo scopo di cercare di distruggere la Protezione Civile. Basta! Vorremmo che in questo paese si respirasse un vento nuovo, un vento di collaborazione ed unione affinché noi tutti possiamo contribuire a migliorare il nostro paese, partendo innanzitutto dal volontariato e dalla voglia di impegnarsi per Cesa”.