Napoli – L’aula del Consiglio regionale della Campania intitolata a Giancarlo Siani, giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985 a Napoli.
Alla cerimonia di intitolazione hanno preso parte il presidente del Consiglio regionale, Rosa D’Amelio, l’Ufficio di Presidenza, i capigruppo e i consiglieri regionali, la Giunta regionale, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il direttore del Mattino Alessandro Barbano, il presidente della Fondazione Polis, Paolo Siani, fratello di Giancarlo.
“Per me e per la mia famiglia, per i suoi amici, per tutti coloro che gli volevano bene e per i familiari delle vittime innocenti della criminalità questo è un giorno importante che segna un punto a favore della legalità nella nostra regione, che ci fa sentire la politica più vicina a noi cittadini, e a coloro che ogni giorno, lontano dai riflettori, si battono per costruire qui al sud una società migliore”, ha commentato Paolo Siani.
“Oggi per la nostra regione è veramente una bella giornata”, ha dichiarato la presidente D’Amelio. “Ritengo che il Consiglio abbia fatto una scelta di grande impatto – ha aggiunto – con l’intitolazione dell’aula più importante non si fa solo un gesto simbolico, un omaggio freddo e postumo, ma si intende rinnovare il nostro impegno civile e democratico nella lotta alla malavita organizzata per riproporlo alle giovani generazioni”.
Il capo dell’apposizione in Consiglio, Stefano Caldoro, ha ringraziato la Fondazione Polis e il suo presidente Paolo Siani, riconoscendo amaramente che “la politica non ha fatto tutto quello che doveva, dobbiamo dirlo con chiarezza, c’è ancora tanto da fare anche nei comportamenti e nelle azioni”.
Una notazione che raccoglie il rappresentante del Movimento 5 Stelle, invitando a “smentire” una notizia circolata poco prima dell’apertura della cerimonia. “Il commissariamento della struttura che deve tutelare le vittime innocenti del racket – dice Vincenzo Viglione – pare abbia sospeso i fondi per le spese degli avvocati che assistono gratuitamente le vittime”.
“Un piccolo, doveroso, gesto per lui e per tutti quelli che in ogni ambito della vita sono alla continua ricerca ella verità, sempre, ad ogni costo”, ha detto il consigliere Gianpiero Zinzi, di Forza Italia, presidente della Commissione Terra dei Fuochi, postando l’hashtag #ènujuornebuono.
“Per sconfiggere la piaga del fenomeno mafioso abbiamo bisogno di una mobilitazione continua, di giornalisti attenti, preparati e ben protetti, di mantenere viva la memoria. Solo uniti possiamo sconfiggere la mafia e l’oscurantismo”, ha detto il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, nel videomessaggio inviato alla cerimonia.
“Si dice che la notizia sia ciò che qualcuno, da qualche parte, non vuole venga pubblicata – ha aggiunto Schulz – e il giornalismo vuol dire coraggio di scrivere e pubblicare quella notizia, significa non rassegnarsi a un comune silenzio. Siani era vero giornalismo”.
Per Schulz “in Europa non c’è ancora sufficiente consapevolezza della vastità del fenomeno mafioso, della sua capacità di entrare in ogni angolo dell’economia, della politica e della società. Appena abbassiamo la guardia, la mafia se ne approfitta. Mantenere viva la memoria di Giancarlo non significa semplicemente rispettare chi ci ha preceduto – ha concluso – è un anticorpo democratico”.