Casapesenna – Un avvertimento inquietante quello ricevuto da Orlando Zagaria, ingegnere di Casapesenna, che nella giornata di domenica 13 marzo. A casa di sua madre è stata recapitata una scatola con all’interno una testa d’agnello, insieme ad una pistola e due proiettili ed alcune interiora di animali.
L’ingegnere, che milita nel presidio cittadino di Libera, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri della compagnia di Casal di Principe.
“Esprimiamo piena solidarietà all’ingegner Orlando Zagaria per lo spiacevole episodio di cui è stato vittima”. L’intera amministrazione comunale di Casapesenna si è detta indignata per l’atto intimidatorio rivolto al professionista che si è visto recapitare un pacco dal contenuto a dir poco inquietante. “E’ davvero sconcertante – affermano gli esponenti della maggioranza – che si verifichino episodi di questo tipo, auspichiamo che dopo la denuncia gli inquirenti possano risalire agli autori di un fatto così deplorevole”.
Il primo cittadino, Marcello De Rosa, ha telefonicamente raggiunto l’ingegnere Zagaria per esprimergli la propria vicinanza. “Rammarica sapere – ha affermato il sindaco – che un concittadino, uno stimato professionista sempre pronto a dare il suo contributo per il territorio, sia stato vittima di un atto a dir poco vergognoso”.
“Sono ormai circa due anni – prosegue il sindaco – che stiamo mettendo in essere tutte le azioni per sconfiggere sul territorio la logica camorristica, continueremo sempre più incessantemente per togliere ogni spazio di azione alla criminalità. La denuncia – conclude il sindaco – è un’arma importantissima a nostro favore, colgo l’occasione per sollecitare chiunque si trovasse nelle condizioni di persona minacciata a non esitare a rivolgersi alle forze dell’ordine”.
E’ il caso di ricordare a tutti i miei concittadini che è partito il servizio dello Sportello antiviolenza, chiunque potrà rivolgersi agli esperti presenti che offriranno consulenza e assistenza gratuite. Chiedere un aiuto resta sempre la strada più efficace per rompere le pesanti mura dell’omertà e del silenzio”.