Almeno 15 persone sono morte dopo un assalto, compiuto nel pomeriggio di domenica, a due hotel in Costa d’Avorio, nella zona turistica costiera di Grand Bassam, a 40 chilometri dalla capitale Abidjan. Tra le vittime accertate, secondo un bilancio ufficiale del governo ivoriano, ci sarebbero cinque uomini ivoriani, cinque donne, la cui nazionalità non è ancora nota, e un bambino.
Alcuni testimoni hanno riferito che gli aggressori sparavano al grido di “Allah akbar” (“Allah è grande”, lo stesso urlato dagli attentatori di Parigi). Secondo media locali gli hotel colpiti sono il Koral Beach e l’Etoile du sud.
Ad entrare in azione, secondo le prime informazioni, un gruppo di dieci uomini, vestiti con abiti civili, che avrebbero usato fucili d’assalto e granate. “Siamo stati sorpresi da spari e ci siamo chiusi dentro”, ha raccontato un testimone.
Diverse centinaia di persone si sono riunite all’ingresso del quartiere France, che marca l’ingresso della città vecchia, separata da un ponte dalla parte moderna. Sul posto militari francesi e ivoriani.
Un video postato sui social (guarda sopra l’articolo) mostra scene di persone che fuggono dalla spiaggia attraverso i viali di un resort. Terribili immagini di corpi riversi sulla sabbia in un lago di sangue sono state postate da alcuni testimoni sui social media.
Il Ministero degli Esteri italiano ha fatto sapere che sono in corso le necessarie verifiche per accertare l’eventuale coinvolgimento di connazionali nella sparatoria.
È la prima volta che la Costa d’Avorio è obiettivo di un attacco di questa portata, anche se il Paese era in allerta dopo gli attentati jihadisti contro gli hotel in Burkina Faso e Mali verificatisi negli ultimi mesi.