“Giù le mani da San Gennaro”, sabato protesta a Napoli

di Redazione

Napoli – Sabato, a Napoli, al grido di “Giù le mani da San Gennaro”, la Deputazione di San Gennaro, l’organo laico “che da mezzo millennio si prende cura del Santo per conto dei napoletani”, è la protesta su Fb, alle 15 sarà davanti alla Cattedrale del Santo di Napoli per protestare contro il decreto del ministro degli Interni, Angelino Alfano, che cambia la forma giuridica della Deputazione del Tesoro (dal ‘600 titolare delle reliquie e dell’ingente patrimonio di donazioni fatte al Patrono), consentendo l’ingresso di rappresentanti della Curia.

Considerato un “sopruso” dalla Deputazione di San Gennaro, il gesto di Alfano intende affidare alla Curia tutta la questione della credenza secondo cui il sangue ogni anno, (il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre ed il 16 dicembre) si liquefa nell’entusiasmo degli astanti.

“La Curia e quindi il Vaticano – è la protesta – metteranno le mani sul Tesoro più prezioso al mondo, quello che di gran lunga batte il tesoro della regina d’Inghilterra e dello Zar di Russia e che fino a questo momento è stato di proprietà di tutti i napoletani”.

Il raduno è in programma alle 15, davanti al piazzale del Duomo. Alle 15.30, il gruppo entrerà cattedrale per mettere dei fiocchi bianchi (come quello sventolato dal membro della deputazione quando annuncia al popolo che il miracolo è avvenuto) sul cancello di Cosimo Fanzago “per ribadire ancora una volta che San Gennaro è dei napoletani e, così come sottolinea la tradizione, non si tocca”.

“Ora non voglio parlare, ma poi lo farò, eccome!”, si è limitato a commentare il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli.

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