Il consiglio generale di Confindustria ha scelto Vincenzo Boccia come nuovo presidente. Il numero uno di Artigrafiche Boccia, salernitano, ha battuto sul filo di lana il bolognese Alberto Vacchi, a cui sono andati 91 voti contro i 100 del rivale. “Ora non dividiamoci”, ha detto lo sconfitto, invitando al dialogo. “Lo scarto è minimo – ha detto -, ma questo non cambia il quadro”. Montezemolo amareggiato: “Persa l’occasione per una vera svolta”.
Per l’elezione definitiva si andrà al voto dell’assemblea privata il 25 giugno. Boccia succederà dunque a Giorgio Squinzi e guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni.
Il nuovo presidente di Confindustria è nato a Salerno nel 1964 ed è a.d. dell’azienda di famiglia, la Arti Grafiche Boccia, fondata circa 50 anni fa dal padre Orazio. Amante della musica classica, soprattutto Ciajkovskij e Beethoven, vive a Pontecagnano, con la moglie e le due figlie.
Da molti anni in Confindustria, Boccia nel 2002 fu sconfitto da Anna Maria Artoni per la presidenza dei giovani di Confindustria. Quella sconfitta fu ricompensata con l’ingresso nella giunta di Confindustria nel 2003. A ottobre poi fu eletto presidente dei giovani di Confindustria della Campania. Nel 2009 Boccia divenne presidente della Piccola Industria, che vale oltre il 90% degli associati succedendo a Giuseppe Morandini.
Qualche mese ed arrivò anche l’ingresso nella squadra di Emma Marcegalia, diventata nel frattempo presidente di tutta Confindustria. Un rapporto di fiducia con la presidente dell’Eni che continua tuttora. A lui fu affidato allora un incarico nel settore del credito e della finanza per le pmi.
Sotto quella presidenza ci fu la rottura con il governo Berlusconi, e all’assemblea 2011 il ‘coup de theatre’ di Boccia: “Facciamo rumore. Così che ‘qualcuno’ senta come siamo arrabbiati e delusi”. Nel 2011 per Boccia la riconferma a capo della piccola Confindustria fino al 2013. L’ex presidente Squinzi l’ha sempre voluto nella sua squadra, ed era fino ad oggi a capo del comitato tecnico credito e finanza.