Villa Literno (Caserta) – Tante persone si sono radunate, martedì pomeriggio, davanti casa di Carlo Diana, il meccanico 54enne di Villa Literno che, l’altra notte, ha sparato e ucciso un ladro albanese di 37 anni che, insieme a due complici, stava cercando di rubargli l’auto parcheggiata nella sua abitazione (guarda articolo e video).
Ad un certo punto Diana si è affacciato dalla finestra per salutare e ringraziare, allontanandosi in lacrime dopo qualche secondo. Tra i presenti anche il sindaco di Villa Literno, Nicola Tamburrino.
L’iniziativa è stata promossa da Nicola Costanzo, attivista di San Marcellino, insieme ad altre persone che, tramite Facebook, hanno creato la pagina #IoStoConCarlo. “Non è giusto che una persona in casa sua debba subire questo. La casa è sacra. Il nostro obiettivo ora non è solo stare vicino a Carlo e la sua famiglia, ma ottenere la sua innocenza perché il suo è stato un gesto di legittima difesa. Non è una questione di stranieri – insiste Costanzo – i ladri sono sempre ladri anche se italiani. Anche altri cittadini su questa strada hanno subito furti. Bisogna finirla con questo stillicidio. La notte non si dorme più”, afferma Costanzo, intervistato da Repubblica.
Intanto, il meccanico è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Determinante, per la definizione del capo di imputazione, sarà comunque l’esito degli esami balistici e dell’autopsia che potrebbe anche spingere la competente Procura di Napoli Nord a cambiare titolo di reato (guarda il servizio video)
Sul caso è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini: “Mi spiace per il morto, ma fino a un certo punto…” (leggi qui).