Mcs, il ministro Lorenzin al senatore Romano: “Invierò nuova richiesta di esame”

di Antonio Arduino

Aversa – La sensibilità chimica multipla (Mcs) per il ministro della Salute, Beatrice Lorezin, è una malattia che ancora “non esiste”, almeno in Italia, perché sono tanti i paesi dell’Europa, l’ultimo in ordine di tempo la Spagna, che la riconoscono e la curano in maniera gratuita.

Ma in Italia no. In Italia il Governo prende esempio dalla Spagna, e dagli altri paesi europei, per dire sì alle unioni civili ma non per riconoscere che esiste la sensibilità chimica multipla, una malattia gravissima, che toglie i diritti civili, primo fra tutti quello ad una vita normale. Per il ministro non vi sarebbero sufficienti evidenze cliniche, malgrado molte regioni italiane abbiano inserito la Mcs nei lea regionali.

Questa, a parere di chi scrive, la conclusione alla quale si arriva ascoltando il Question time andato in onda in diretta televisiva in cui il senatore aversano Lucio Romano, medico, componente delle commissioni per i diritti umani, igiene e sanità, presidente del Movimento per la Vita, ha chiesto al ministro di inserire la Mcs tra le malattie rare, così che possa essere curata gratuitamente dal sistema sanitario nazionale che sta per rivedere i livelli essenziali di assistenza  proprio nell’ottica di valutarne l’inserimento di alcune malattie rare. Una problematica di salute contro la quale combatte da oltre sei anni la 35enne aversana Adele Iavazzo.

Il ministro, pur prendendo atto delle sollecitazioni arrivate anche dalla cittadinanza, che ha presentato una petizione corredata di 15 mila firme, ha concluso così: “Come sa l’interrogante, sia il Consiglio Superiore di Sanità sia l’Istituto Superiore di Sanità sulla Mcs si sono già espressi più volte. Oggi è veramente ancora complesso identificare la malattia in modo tale da poterla inserire all’interno dei livelli essenziali di assistenza”.

“Però recepisco la domanda del senatore Romano e anche la richiesta che arriva dalle associazioni e mi impegno a mandare una nuova richiesta di esami per inviare un aggiornamento di dati scientifici attuali al Consiglio Superiore della Sanità”, ha concluso il ministro.

Soddisfatto il senatore Romano che commenta: “Di fatto si riapre il caso di Adele Iavazzo che allo stato attuale era completamente chiuso, in quanto il Consiglio Superiore di Sanità verrà convocato per una valutazione in merito alla patologia allo stato attuale”.

“Ricordo – continua il senatore aversano – che sul tema Mcs il Consiglio Superiore della Sanità nel 2008 e il tavolo tecnico che era  stato costituito dal Ministero della Salute proprio sul tema della Mcs nel 2010 avevano concluso che non ci fosse ancora un inquadramento completo della malattia tale da farla considerare fra quelle inseribili nei livelli essenziali di assistenza. Ora, grazie all’impegno del ministro Lorenzin, la questione si riapre e il risultato potrebbe essere diverso”.

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