Nichel eccessivo, sequestrati 4 milioni di prodotti nocivi a Torino

di Redazione

Torino – Oltre quattro milioni di prodotti sequestrati, di cui circa la metà contenenti percentuali di nichel di gran lunga superiori alla soglia consentita e, pertanto, nocivi alla salute dei consumatori.

Questo il bilancio di un’importante operazione conclusa nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino nel settore della repressione del commercio di prodotti pericolosi o recanti marchi contraffatti.

L’attività, condotta dai Baschi verdi del Gruppo Torino, ha interessato diversi esercizi commerciali del capoluogo piemontese ed ha permesso di sequestrare, oltre ad articoli di bigiotteria, anche decine di migliaia di giocattoli contraffatti o privi di regolare certificazione, nonché di materiale elettrico di bassa tensione con marchio “CE” contraffatto, con conseguenti rischi per la sicurezza dei consumatori.

Nella quasi totalità degli esercizi controllati erano inoltre presenti migliaia di prodotti, soprattutto articoli di gioielleria quali orecchini, collane e bracciali, privi delle indicazioni utili ad identificare la merceologia dei beni, i dati dell’importatore, la presenza di materiali o sostanze pericolose.

In particolare, le analisi chimiche effettuate dal laboratorio specialistico dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Torino su alcuni articoli di bigiotteria sequestrati nel corso di un intervento eseguito nei confronti di un’attività commerciale gestita da un soggetto di nazionalità bengalese, hanno evidenziato, in molti prodotti posti in vendita, oltre alla non conformità merceologica, anche la presenza di nichel in misura 40 volte superiore alla soglia consentita. Tale percentuale può provocare, nel tempo, patologie cancerogene e allergiche.

L’esame della documentazione contabile inerente la merce sequestrata e l’analisi degli ulteriori elementi scaturiti nel corso delle indagini, hanno consentito di individuare i fornitori dei prodotti illeciti, riconducibili a due attività commerciali anch’esse gestite da cittadini Bengalesi e aventi sede a Milano.

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